Politica
Governo, crisi "al 95%". Bomba politica, precipita tutto. Clamoroso
Crisi di governo "al 95%". La 'bomba' politica su Affaritaliani.it
Quante probabilità ci sono che ci sia una crisi di governo? "90%. Anzi, facciamo 95". All'ora di pranzo di domenica 3 gennaio la 'bomba' politica arriva direttamente via whatsapp da una fonte ai massimi livelli della maggioranza che partecipa direttamente e personalmente ai tavoli con il presidente del Consiglio.
Il pessimismo regna sovrano tra i partiti che sostengono l'esecutivo anche perché ad Italia Viva non sono ancora arrivate risposte da parte del premier. Conte pare proprio che non intenda lasciare la delega sui Servizi Segreti, non voglia utilizzare il Mes per la sanità e non abbia dato garanzie sufficienti ai renziani per modificare il Recovery Plan. Sta di fatto che a questo punto la crisi di governo viene data come "altamente probabile", se non "quasi certa" da fonti di diversi partiti della maggioranza.
Nel frattempo il presidente del Consiglio ha fatto sapere che questo "è l'unico esecutivo possibile" stoppando così di fatto le voci sul possibile sostegno a Conte da parte dei cosiddetti neo-responsabili a Palazzo Madama, ma anche alla Camera Pd e 5 Stelle sono lontani dalla maggioranza assoluta e senza i renziani sono costretti a pescare voti nel Misto. Non solo, a parte la senatrice Sandra Lonardo, eletta nelle liste di Forza Italia ma lontana anni luce dalla destra di Salvini e Meloni, finora nessuno si è detto disponibile a sostenere il governo giallo-rosso. No grazie sono arrivati da Cambiamo! di Giovanni Toti, da Idea del senatore Quagliariello e perfino alla centrista ultracattolica Paola Binetti.
Come se non bastasse, dal Partito Democratico - sia il segretario Nicola Zingaretti sia il potentissimo Goffredo Bettini - hanno già fatto sapere che questa maggioranza è l'unica possibile, stoppando così eventuali formule che vedano improbabili neo-responsabili al posto di Italia Viva.
A dare l'idea della tensione della maggioranza arriva il resoconto di ciò che avrebbe detto la ministra Teresa Bellanova durante la capidelegazione di oggi: "Ancora una volta di più oggi verifichiamo l'insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità. E si verifica l'insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale. Se si vuole uscire da questo stallo dando un messaggio chiaro ai cittadini c’è un solo modo: continuare puntuale tracciamento e far chiarezza sul piano vaccinale. Il solo messaggio restate in casa è evidente che psicologicamente ed economicamente ai cittadini non basta più. A fronte di un sacrificio che chiediamo alle persone, dobbiamo dare certezze. E io per i dati che leggo, ancora ne vedo poche". Insomma, crisi al 90%. Anzi, facciamo al 95.