Politica
Governo, Draghi fa l'equilibrista. Tutti contenti...nessuno scontento
Di Alberto Maggi
Il discorso del premier a Palazzo Madama letto in controluce. Inside
Un colpo al cerchio e un colpo alla botte anche sull'Europa. "La pandemia rende evidente l'opportunità di investire sulla capacità produttiva di vaccini in Europa" piace al Centrosinistra perché ribadisce l'impegno di muoversi con i partner Ue, ma poi la frase del premier "abbiamo già iniziato a stabilire accordi di partnership con case internazionali per la produzione in Italia" è musica per le orecchie di Salvini e del Centrodestra. Draghi ha ricordato come nella sua carriera abbia sempre rimarcato l'importanza del mercato unico: difenderlo "significa difendere le aziende italiane".
Anche in questo caso emerge il presidente del Consiglio equilibrista, nessun passo indietro sull'integrazione europea (segnale alla sinistra) ma difesa degli interessi nazionali (segnali alla destra). Poi un segnale che unisce (finalmente) tutta la maggioranza ed è quello sulla tassazione dei giganti del web, da attuare "entro la metà del 2021". Un obiettivo alla portata perché ora "si vede una apertura dall'amministrazione Usa, che in passato mostrava una completa chiusura sull'ipotesi di una tassa digitale". La presidenza italiana del G20 è "l'occasione migliore per farlo".