Politica
Governo, Draghi fa l'equilibrista. Tutti contenti...nessuno scontento
Di Alberto Maggi
Il discorso del premier a Palazzo Madama letto in controluce. Inside
Ecco un'altra frase che convince soprattutto i giallo-rossi: "Un futuro migliore per l'Europa unita passa attraverso un'azione concreta sull'occupazione, soprattutto giovanile, sulle pari opportunità, sui diritti sociali". In particolare la sottolineature dei diritti sociali che ricorda le coppie omosessuali e l'integrazione dei migranti. La tirata d'orecchie a Erdogan, invece, suona come un messaggio di apertura alla Lega. "La difesa dei diritti umani in tutti i paesi è un valore europeo fondamentale. Sono un valore identitario per l'Unione europea", ha spiegato Draghi quando ha affrontato il capitolo della Turchia e della geopolitica. "Dobbiamo ribadire impegno a costruire Europa che accolga i giovani e li formi come figli non come riserva di lavoro spesso sottopagato", ha aggiunto il premier.
Quanto alla posizione di Ankara (ieri Draghi ha parlato con Erdogan), il premier ha rimarcato che "l'abbandono turco della Convenzione di Istanbul rappresenta un grave passo indietro". Insomma, la linea del premier sembra chiara: cercare di restare sempre in bilico tra i giallo-rossi e il Centrodestra di Lega e Forza Italia. Per ora la strategia funziona, ma in Parlamento in molti si chiedono quanto possa andare avanti Draghi a fare l'equilibrista.