Politica

Governo, "ex Ilva preambolo, crisi con il voto in Emilia Romagna. E poi..."

Alberto Maggi

Caos sull'ex Ilva e conseguenze sul governo. Intervista di Affaritaliani.it a Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia

Quali saranno le conseguenze politiche del caso ex Ilva?
"Sull'ex Ilva il pericolo vero è che cadano 15-20mila posti di lavoro per colpa della totale imperizia da anni e anni nell'affrontare la questione delle grandi industrie al Sud. La grande industria di base ormai è andata in crisi, è stato un cambio d'epoca".

Di chi sono le responsabilità?
"Di tutto il ceto politico e dirigenziale degli ultimi 30 anni che non ha saputo minimamente guidare e affrontare la crisi dell'industria di massa pensando a una nuova fase di sviluppo. Tutto ciò dimostra il crollo che c'è stato nelle politiche industriali dagli Anni '80 in poi. Ora abbiamo dei dilettanti allo sbaraglio, ma la responsabilità colossale è di tutto il ceto politico degli ultimi 30-40 anni".

Il governo rischia sul caso ex Ilva?
"Cercheranno di salvare la faccia, visto che ci sono dentro tutti. Il governo cade con le elezioni in Emilia Romagna del 26 gennaio 2020, lì perdono la faccia e vanno tutti a casa. Certo, 20mila operai a spasso con quanto sta accadendo sull'ex Ilva è il preambolo della sconfitta in Emilia Romagna da parte delle forze di governo".

Perché?
"Già adesso non si trova un operaio che voti Centrosinistra in Lombardia e in Veneto, figuriamoci che cosa può accadere nel tessuto industriale delle piccole e medie imprese dell'Emilia Romagna dopo il caso ex Ilva. Sconfitta sicura".

E dopo la crisi di governo?
"Ci sono solo le elezioni, nessun Draghi avrebbe la maggioranza in Parlamento. A meno che...".

Dica...
"A meno che non scenda in campo manu militari Sergio Mattarella, mai sottovalutare i democristiani di vecchia data. D'altronde nessuno avrebbe mai immaginato che uno come Scalfaro avrebbe portato avanti il proprio mandato in quel modo".

Possibile un premier del Pd? Magari Dario Franceschini?
"L'unica possibilità è quella di una personalità terza di grande prestigio internazionale, non certo Franceschini. Ma dove li va a prendere i voti Franceschini dopo una crisi di governo?".

Quindi si ritorna a Draghi...
"Se Mattarella dice agli italiani, come fece Napolitano con Mario Monti premier, che la situazione è catastrofica, che la classe politica fa schifo, chiede di fidarsi del Quirinale e detta le condizioni...può darsi che riesca a far passare un Draghi, unica alternativa alle elezioni politiche anticipate in primavera".