Politica
Governo Gentiloni: Farnesina, Calenda favorito su Fassino
Totoministri: chi entra, chi esce. I nomi
Non un esecutivo "fotocopia" ma con molte caselle da confermare, alcuni spostamenti e qualche new entry. Mentre Paolo Gentiloni ha ricevuto l'incarico formale al Quirinale, nella maggioranza (e soprattutto nel Pd) si lavora all'organigramma di un nuovo esecutivo. Matteo Renzi ha incontrato sabato diversi ministri del suo governo uscente (Pier Carlo Padoan, Dario Franceschini, Maurizio Martina, Maria Elena Boschi, Andrea Orlando) e sicuramente sul tavolo c'è stato anche il loro futuro.
La prima casella da coprire è proprio quella di ministro degli Esteri. Per la Farnesina è stato fatto il nome di Piero Fassino, ex sindaco di Torino e presidente Anci, ma fonti (renziane) del Pd danno come "preferito" l'attuale titolare dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Fassino potrebbe comunque trovare posto nella nuova compagine.
Tra le conferme ci dovrebbero essere Luca Lotti come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Padoan all'Economia, Franceschini ai Beni culturali, Orlando alla Giustizia, Graziano Delrio alle Infrastrutture, Martina all'Agricoltura. Tutti ministri, spiegano fonti Dem, che hanno "lavorato bene" e che devono portare a compimento dossier già avviati.
In risalita, in queste ore, le quotazioni di Maria Elena Boschi, che potrebbe dunque mantenere un ruolo nell'esecutivo, magari cedendo le Riforme (circola il nome di Emanuele Fiano) e tenendo le Pari opportunità e i Rapporti con il Parlamento.
In bilico, invece, le poltrone di Stefania Giannini (Istruzione), Marianna Madia (Pubblica amministrazione) e Beatrice Lorenzin (Sanità), sulla quale però deve essere condotta una mediazione con Angelino Alfano, che dal canto suo resterà agli Interni. In dubbio anche la conferma del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, al cui posto potrebbe andare Teresa Bellanova, ex sindacalista Cgil, viceministro allo Sviluppo economico.
Nella maggioranza anche Ala aspirerebbe a un riconoscimento, magari con la "promozione" di Enrico Zanetti, attuale vice-ministro all'Economia, alla titolarità di un dicastero. Una richiesta che il Pd, però, non sembra, al momento, intenzionato ad accontentare.