Politica

Governo, Italia Viva: "Nessuna mozione di sfiducia al ministro Bonafede"

Alberto Maggi

Il deputato renziano Gennaro Migliore ad Affaritaliani.it: "Vogliamo aprire i cantieri e non aprire crisi di governo"

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             Gennaro Migliore

"Noi non abbiamo alzato i toni ma abbiamo mantenuto il punto. Siamo prontissimi a discutere il disegno di legge di riforma del processo penale anche se sulla prescrizione, come abbiamo già detto più volte, siamo in disaccordo". E' quanto afferma ad Affaritaliani.it il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore all'indomani del Consiglio dei ministri al quale non hanno partecipato le due ministre renziane. "Consideriamo una forzatura sbagliata il Lodo Conte, ma non vediamo riflessi sul piano della tenuta della maggioranza. L'importante è che venga accettato il verdetto del Parlamento, che è sovrano. Se il provveddimento venisse cambiato, poi non si può sconfessare il Parlamento".

E l'ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede? "In questo frangente non vedo una nostra proposta in questo senso. Sarebbe stato un atto inconcepibile da parte del governo se si fosse inserito il Lodo Conte bis nel Milleproroghe con la richiesta di voto di fiducia. Il fatto che ciò non sia accaduto è sicuramente un passo indietro. E infatti noi voteremo ovviamente il Milleproroghe. Evidentemente si sono resi conto dell'enormità della cosa. Non c'è alcuna richiesta da parte di Italia Viva di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Bonafede. Anche perché con tutti i problemi che ci sono oggi - dal surriscaldamento climatico al Coronavirus fino alla decrescita economica - vogliamo occuparci di cantieri da aprire e non di aprire crisi di governo", conclude Migliore.

Governo, fonti Italia Viva: "Pronti a votare riforma processo penale" - Italia Viva è pronta a votare la riforma del processo penale. "Chi ha mai detto che non voteremo la riforma del processo penale? Come si fa a dire che non votiamo la riforma al processo penale?", dicono fonti renziane. E sottolineano come si tratti di un ddl e non di un decreto su cui il Governo può porre la fiducia. "E' un articolato complesso - spiegano le stesse fonti parlamentari - di cui la prescrizione è solo un punto, anche aggiunto all'ultimo minuto perché da qualche parte dovevano metterlo". In Iv sono pronti a confrontarsi sulla prescrizione quando arriverà in Parlamento. Per Italia viva, è il ragionamento, la velocizzazione dei tempi della giustizia "è una priorità".

Sulla prescrizione, i renziani confermano la linea dettata dallo stesso leader di Iv. "Noi - spiegano - siamo disponibili a trovare una sintesi, lo ha detto anche Renzi che avremmo accettato anche un compromesso al ribasso purché la discussione sia sul merito. Ma se non c’è discussione, noi sulla prescrizione Bonafede-Salvini conserviamo le nostre idee". Perché la prescrizione targata Bonafede, secondo Iv, è semplicemente incostituzionale. Se fosse costituzionale ci sarebbe un'altra valutazione. Quindi un avvertimento al Governo: "Il principio secondo cui loro tre si mettono d'accordo e ci notificano la decisione, non è un principio di maggioranza di governo, non è un principio sano". Alle spalle ci sarebbe un retroscena preciso: i renziani lamentano di aver ricevuto il testo della riforma del processo penale soltanto alle 20,30 di ieri e senza il lodo Conte mentre il Cdm era convocato per le 20. "Chi sarebbe il maleducato poi?", rilanciano. Rinviata al mittente anche l'accusa di essere opposizione. Iv sottolinea infatti di aver accettato il compromesso su più fronti: dalla Sugar alla Plastic Tax fino ad Autostrade "abbiamo fatto più di un passo indietro". Se c'è un'altra maggioranza e l'irrigidimento sul tema della prescrizione dipende da questo - è il ragionamento -, il premier Conte la renda esplicita e Iv ne prenderà atto.