Governo Lega-M5S accordo. Il premier è... Ecco il nome del governo Lega-M5S
Governo Lega-M5S accordo, "l'ipotesi Giorgetti premier non è affatto decaduta. E' sempre in campo. Anzi, è quella al momento principale"
Governo Lega-M5S. "L'ipotesi Giorgetti premier non è affatto decaduta. E' sempre in campo. Anzi, è quella al momento principale". Così una fonte leghista ai massimi livelli ad Affaritaliani.it dopo il faccia a faccia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio che è servito per far partire i tavoli programmatici per stilare il contratto alla tedesca dell'esecutivo giallo-verde. Ufficialmente i due leader ripetono che prima vengono i temi e poi i nomi, ma è evidente che la casella di Palazzo Chigi è fondamentale e da lì dipendono anche le poltrone nei vari ministeri. Ormai tramontata la possibilità della staffetta, ovvero due anni e mezzo premier Di Maio e due anni e mezzo Salvini, si cerca il famoso terzo nome. Che, se fosse politico, quasi sicuramente sarà proprio il capogruppo della Lega alla Camera.
Giorgetti, poco incline ad essere una figura di primo piano ed abilissimo stratega abituato a muoversi dietro le quinte, non è entusiasta all'idea di diventare presidente del Consiglio ma sarebbe pronto, qualora maturasse l'accordo sul suo nome, a prendersi questa responsabilità. A suo favore giocano l'ottimo rapporto con il presidente Sergio Mattarella, l'amicizia con Silvio Berlusconi, la stima di Di Maio, la sua esperienza in economia (bocconiano) e i suoi legami internazionali con gli Stati Uniti (è amico dell'ambasciatore Usa in Italia) e con molti paesi europei oltre che con la Nato. Se il premier fosse davvero Giorgetti, Salvini dovrebbe probabilmente lasciare i ministeri chiave (Interno ed Economia) ai 5 Stelle. E i pentastellati hanno già prenotato gli Esteri. Alla Lega, comunque, resterebbero le Telecomunicazioni (anche per garantire il leader di Forza Italia), il Turismo (quasi sicuramente con l'ottimo Gianmarco Centinaio, super-votato il 4 marzo nella sua Pavia) e forse la Giustizia con Nicola Molteni (presidente della Commissione Speciale) o con Giulia Bongiorno. L'avvocato e senatore new entry leghista era entrata anche nel toto-nomi per Palazzo Chigi ma in realtà il suo nome sarebbe già stato escluso sia dal M5S sia dallo stesso Carroccio.
Tra gli altri nomi, il capogruppo grillino al Senato Danilo Toninelli sarebbe in corsa per il dicastero delle Riforme, il deputato leghista Raffaele Volpi per i Rapporti con il parlamento e il grillino Mattia Fantinati per i Beni Culturali. L'altra ipotesi è quella del premier non politico, che vedrebbe l'ingresso diretto dei due leader nella squadra di governo (Di Maio alla Farnesina e Salvini al Viminale), anche se diverse fonti di entrambi i partiti della nuova maggioranza tendono ad escludere la soluzione tecnica. Il nome che era circolato era quello dell'ex ministro del Lavoro ed ex presidente dell'Istat Enrico Giovannini. "Abbiamo bocciato il governo neutrale e tecnico che voleva fare Mattarella e ora scegliamo un premier tecnico? Non credo proprio", taglia corto un deputato leghista di lungo corso. Da qui a lunedì molte cose potranno cambiare, ma al momento il quadro del governo Lega-M5S vede il nome di Giorgetti sempre in campo per il ruolo delicatissimo di presidente del Consiglio.