Governo Lega-m5s, base grillina in rivolta: "Salvini ci sta fagocitando"
Sul blog delle Stelle e sulla pagina di Luigi Di Maio, insulti a Matteo Salvini, proteste e timori che la Lega stia "divorando" a poco a poco il m5s
"Salvini ci sta monopolizzando" è il commento più ricorrente, nelle sue varie declinazioni, che infuria sul blog delle Stelle e sulla pagina facebook di Luigi Di Maio.
La base grillina si ribella en masse alla dinamica instauratasi fin dall'insediamento del governo Lega-m5s, con un Matteo Salevini istrione e protagonista a tutto tondo, e un Luigi Di Maio (con lui Giuseppe Conte e i ministri pentastellati) decisamente in ombra e "fagocitato" dalla prorompenza del ministro dell'Interno che divora la scena e calamita tutta l'attenzione mediatica.
Prima con il caso Aquarius e la chiusura dei porti, e poi con la questione del "censimento dei rom" che, in particolare, fa storcere il naso a parecchi commentatori. "Ora i rom, poi Salvini proporrà il censimento dei gay, mentre voi state a guardare" sibila indignata una commentatrice.
Non sono pochi coloro che chiedono spiegazioni su quanto sta accadendo a Roma con la vicenda Lanzalone-Stadio di Tor di Valle, sulla quale - dopo la seconda convocazione della sindaca Raggi in procura - è calato un velo di peculiare silenzio. Silenzio non passato certo inosservato a tanti simpatizzanti ed elettori grillini, ora sbalestrati dalla scarsa trasparenza del m5s al riguardo.
I commenti negativi e preoccupati per quanto concerne la gestione grillina dell'Esecutivo si sprecano, e in alcuni casi si arriva anche ad attaccare Matteo Salvini, definendolo una sorta di "Rambo" in senso denigratorio.
Insomma, la profezia secondo la quale la Lega - e in primis Matteo Salvini - avrebbe fatto un sol boccone del m5s si sta avverando e se ne stanno accorgendo anche gli stessi aficionados grillini. L'accusato principale è Luigi Di Maio con il suo entourage, che parecchi tacciano di troppa smania di potere a discapito dei valori pentastellati. Il vicepremier m5s riuscirà a reagire o sarà ulteriormente messo in ombra dall'omologo leghista? A scommettere su una inversione di tendenza sono ormai rimasti davvero in pochi, anche in ambienti grillini.