Governo, Renzi ammonisce: “Non siamo 'yes man'. I Dpcm vanno rivisti” - Affaritaliani.it

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Governo, Renzi ammonisce: “Non siamo 'yes man'. I Dpcm vanno rivisti”

Renzi avverte la maggioranza: "Non siamo yes man. Scelte fatte su base emozionale"

Governo, Renzi: "Rivedere Dpcm, con chiusure più disoccupati"

"Leggo polemiche sulla nostra semplice richiesta al Premier di rivedere il Dpcm. Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati: aumentano solo i disoccupati", ha scritto su Facebook Matteo Renzi, leader di Italia viva. "Chiedere di riflettere su basi scientifiche e non su emozioni passeggere e' un atto di responsabilita' contro la superficialita' - aggiunge - E a chi ci chiede: 'dite queste cose al tavolo di maggioranza', ricordo che stiamo aspettando da oltre un mese il tavolo politico che abbiamo chiesto e che sara' convocato dopo gli Stati Generali dei Cinque Stelle".

Governo, Renzi: "Siamo in maggioranza non siamo 'yes man'"

"Chiedere di organizzarsi meglio non e' lesa maesta' ma buon senso. Siamo in maggioranza ma non siamo mai stati e mai saremo Yes Man", suona quasi come un monito quello di Renzi che torna sulle polemiche sollevate dalle richieste presentate da Italia viva sull'ultimo Dpcm. "Confesso che ci sono abituato: anche ad aprile dicevamo cose scomode che poi pero' si sono rivelate vere. Prima ci insultano, poi ci ignorano, poi ci danno ragione senza ammetterlo. I decreti vanno adottati su base scientifica, non su emozioni passeggere. La situazione sanitaria e' seria: la politica deve essere all'altezza", conclude.

Governo, Bellanova: "Sulle chiusure c'e' stato un asse tra ministri"

"Davanti a scelte così delicate e cruciali, non si puo' dire 'si fa cosi' perche' si deve fare'". Intervistata da La Stampa, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ribadisce il proprio dissenso dai termini del Dpcm varato domenica da Palazzo Chigi dicendo che "non è negoziabile il diritto-dovere, puntualmente derubricato, di disporre di dati scientifici e quadri di conoscenza su cui orientare la responsabilità delle scelte. Significa anche poter agire con maggiore precisione li' dove e' necessario". Poi Bellanova spiega cos'e' accaduto nell'ultimo consiglio dei ministri: "Sabato ho ribadito, per tutta la giornata, che la chiusura dei ristoranti alle 18 fosse sbagliata, come peraltro indicavano le Regioni, e cosi' quella di palestre, cinema, teatri. Lo stesso Cts, per voce del Ministro della Sanita' che ha letto parte di un verbale, aveva avanzato dubbi sull'utilità' della chiusura anticipata, segnalando il rischio che si potessero incentivare convivialita' domestiche ben oltre i conviventi" ma poi c''e' stato "piuttosto un asse tra ministri" piu' che un gioco di sponda tra Pd, il ministro della Salute Speranza e una parte del Comitato tecnico-scientifico.

Bellanova rigetta poi le accuse di strumentalizzazione: "Nessuno soffia sul fuoco, tantomeno abbiamo i piedi in due scarpe. Ripeto quanto abbiamo sempre detto, inascoltati". E rivela: "La giornata di sabato mi ha segnato molto". E rispetto al disagio sociale, le manifestazioni di piazza, Bellanova dichiara: "Credo che ci sia molta preoccupazione, e bisogna evitare che si trasformi in rabbia sociale con il rischio che chiunque possa alimentarla sconsideratamente. Piu' e' forte il patto sociale che stringiamo con i cittadini, meglio affronteremo questa emergenza. Ecco perche' dico: saggezza e accortezza. Mi auguro che nessun cittadino deleghi la sua quota di responsabilita'. Per questo servono regole chiare e precise. L'affidamento reciproco e' elemento fondamentale. Funziona piu' del paternalismo".