Politica
Governo Renzi, numeri di nuovo in bilico. Ma c'è sempre Silvio...
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il baricentro del governo si sposta sempre più al centro. L'uscita di Corradino Mineo dal Pd e quindi dalla maggioranza che sostiene Renzi rischia di non essere la sola. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, infatti, altri 4 o 5 senatori della minoranza dem (tra i quali Walter Tocci e Felice Casson) potrebbero nelle prossime settimane lasciare il gruppo del Pd e passare all'opposizione. Un'uscita in massa della sinistra dem è improbabile, ma - assicurano in Parlamento - il caso Mineo non resterà isolato. E quindi per l'esecutivo sono almeno cinque, ma forse anche sette, voti di fiducia in meno. C'è poi la fetta di Quagliariello e Giovanardi ormai ex Ncd che non voterà più a favore del premier e qui si parla di altri 5-6 senatori.
I numeri, quindi, tornano fortemente in bilico a Palazzo Madama dove, al netto di queste defezioni, Renzi scenderebbe a quota 162-163, anche perché le tre senatrici tosiane (ovvero le fedelissime del sindaco di Verona ex Lega) non sarebbero così sicure di appoggiare al 100% l'esecutivo. Renzi è dunque in pericolo? Sulla carta sì, anche se - assicurano i parlamentari vicino al presidente del Consiglio - non appena ci sarà l'evidenza dei numeri in bilico un'altra decina di senatori di Forza Italia lascerà Silvio Berlusconi per unirsi al gruppo Ala di Denis Verdini. In sostanza, ancora una volta, come è già capitato sul ddl Boschi, sarà l'ex Cavaliere a togliere seppur indirettamente le castagne del fuoco al premier e al Pd. D'altronde per il cosiddetto partito di Mediaset la stabilità politica, e quindi la continuazione del governo Renzi, sono una priorità.