Governo, rimpasto dopo le dimissioni della Guidi. I nomi - Affaritaliani.it

Politica

Governo, entra la sinistra Pd. Il premier "costretto" al rimpasto

Effetto Guidi sul governo. Tutti i nomi, Renzi indebolito

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Niente da fare. Nemmeno questa volta la sinistra Pd, come era facile prevedere, staccherà la spina al governo Renzi. La minoranza dem esprime dubbi e critiche sul caso Guidi-Boschi-petrolio, ma alla fine non voterà le mozioni di sfiducia all'esecutivo delle opposizioni, definite "strumentali". La stessa scelta sarà presa da Area Popolare-Ncd e dai verdiniani di Ala.

Ma è indubbio che il premier Renzi esce indebolito da questa vicenda, nonostante in tv dalla Annunziata domenica pomeriggio abbia ostentato la solita serenità e fiducia in se stesso. Dietro le quinte, nel Palazzo e nei corridoi della politica, si registra un gran lavoro in vista di un vero e proprio rimpasto di governo. La sinistra Pd alza il prezzo e questa volta potrebbe chiedere di entrare a pieno titolo nella compagine governativa.

L'idea sarebbe quella di spostare allo Sviluppo Economico il renziano Graziano Delrio, molto gradito al Capo dello Stato, e di promuovere alle Infrastrutture-Trasporti Roberto Speranza, giovane leader della minoranza interna. A Renzi l'ipotesi non piace molto, ma i suoi fedelissimi, da Lotti a Guerini, gli starebbero consigliando di "accontentare" l'opposizione interna. L'Ncd di Alfano era già stato "ricompensato" ampiamente con l'ultima messa a punto della compagine governativa e al momento non può e non intende chiedere altre poltrone.

Si starebbe valutando invece l'opzione di un ingresso, magari con un sottosegretario, del gruppo Ala. Denis Verdini preferirebbe continuare con l'appoggio esterno, anche perché in questo modo può tenersi le "mani libere", ma ambienti renziani spingono per una partecipazione diretta, anche se solo con un sottosegretario, dei verdiniani. Il Quirinale, finora molto soft nei confronti di Palazzo Chigi e del Pd, secondo fonti qualificate contattate da Affaritaliani.it, non starà a guardare accettando qualsiasi decisione del premier ma vorrà valutare attentamente gli equilibri politici e i profili dei ministri, vecchi e nuovi, che andranno a ricoprire le varie caselle dell'esecutivo dopo le dimissioni della Guidi.