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Governo, Salvini incontra Draghi. I temi del faccia a faccia sono...

Salvini accelera sulla federazione di Centrodestra

L'idea della federazione ha scosso il centrodestra ma il leader della Lega Matteo Salvini accelera: in questa settimana ci sarà un incontro, ma già oggi, nell'annunciato faccia a faccia tra il segretario del Carroccio e il premier Mario Draghi, il progetto della federazione delle forze di centrodestra che sostengono il governo sarà illustrato al presidente del Consiglio.

Un progetto, sottolineano fonti della Lega, di cui oggi Salvini spiegherà a Draghi il carattere "costruttivo e di unità, utile per rafforzare l'azione dell'esecutivo in Italia e in Europa. La federazione riguarda, appunto, chi appoggia il governo mentre Fdi resta un alleato "per vincere" le elezioni nel 2023. Ma ora è il pensiero di Salvini - serve più unità e coordinamento -, serve "una federazione. Una collaborazione: mettere insieme ognuno con la sua identità, non solo con Forza Italia ma con tutti i soggetti del centrodestra al governo, per coordinare l'azione.

Presentare emendamenti comuni, proposte di legge comuni, dichiarazioni, ordini del giorno comuni: penso sia una cosa intelligente". Una proposta che ha visto prima il via libera di Silvio Berlusconi, che ha destato diversi maldipancia nel partito, e poi - come spesso nella politica del Cav - una frenata. E' toccato a Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia precisare oggi che "l'ipotesi di fondersi con la Lega non esiste" e "non si è mai parlato di partito unico". Un parte degli azzurri, infatti, vede la proposta di Salvini come un tentativo di annettersi il partito: in molti parlamentari oggi hanno spiegato che benvenga un maggiore coordinamento ma a patto che si difendano le singole identità.

Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di Forza Italia, ha ribadito che "Fi sta valutando con grande attenzione la proposta di Salvini" ma "la fusione a freddo è un'altra cosa". Sul tema della federazione si esprime anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite di "Non è l'arena" su La7, osservando che l'idea è "anche intelligente", che ci sono "vantaggi e rischi" perchè in politica "a fare la differenza è l'identità" ma che comunque "non è un'operazione contro di me".