Politica
Governo Salvini-Renzi: nuovi particolari sul piano rivoluzionario (a dir poco)
Governo Salvini-Renzi: Salvini aggira la domanda, ma il rumor scuote il Palazzo
LE PUNTATE PRECEDENTI
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Il clamoroso rumor lanciato da Affaritaliani.it di un possibile governo tra Matteo Salvini e Matteo Renzi, con la partecipazione di Forza Italia e di una parte del Movimento 5 Stelle, sta facendo breccia nel Palazzo. Lo stesso leader della Lega, a Trieste in occasione del Giorno del Ricordo per la strage delle foibe, ovviamente non ha confermato l'indiscrezione choc (non poteva essere altrimenti) ma non l'ha nemmeno esclusa in modo categorico. Un governo dei due Mattei con Forza Italia? "L'unica cosa seria a cui pensare sono le elezioni il prima possibile", ha affermato l'ex ministro dell'Interno.
E' normale che di fronte all'opinione pubblica e agli elettori leghisti il refrain del Capitano non possa che essere quello del ritorno alle urne in tempi brevi. Ma da Salvini qualcuno si sarebbe aspettato parole ben diverse come 'fantapolitica' o 'tutte balle', parole che invece non ha usato. Il democristiano Gianfranco Rotondi coglie la palla al balzo per cercare di dividere i due Matteo, la cui alleanza ovviamente toglierebbe fiato al nuovo centro cattolico e popolare: "Per una volta sono d’accordo con Salvini, l’unica alternativa a questo governo sono le elezioni. Il governo dalla Lega a Italia Viva è una suggestione giornalistica, non esiste il ‘governo dei due Matteo’, neppure uno per volta, temo per loro...".
Fatto sta che il tema fa discutere i politici. Da Fratelli d'Italia quasi (sottolineato bene il quasi) gongolano, visto che un'ipotetica alleanza di governo tra i due Matteo - dicono dal partito di Giorgia Meloni - farebbe volare FdI al 20%. Forza Italia ufficialmente resta sulla posizione ferma della caduta del governo Conte e del voto anticipato, anche se non è un mistero come - numeri alla mano - molti parlamentari azzurri temano di non tornare in Parlamento e, quindi, potrebbero prendere in considerazione ipotesi diverse in questa legislatura. E Silvio Berlusconi potrebbe giocare bene i suoi 160 parlamentari circa che ha oggi anziché andare al voto e fare la terza ruota del Centrodestra, quasi uno spettatore del duello inevitabile Salvini-Meloni.
Ci sono poi i 5 Stelle. La parte che fa capo a Luigi Di Maio e anche quella vicina ad Alessandro Di Battista non hanno mai gradito la svolta pro-Pd imposta da Beppe Grillo e, insieme al timore elezioni di moltissimi deputati e senatori grillini, l'idea di un altro esecutivo non verrebbe scartata a prescindere. Anche perché il possibile presidente del Consiglio nello scenario del governo dei due Matteo, Giancarlo Giorgetti, una decina di giorni fa circa ha usato parole di grande apprezzamento per l'attuale ministro degli Esteri, definito "con la schiena dritta e non un opportunista". Solo un caso? O segnali che qualcosa si sta muovendo? L'altra parte dell'intesa è quella del Quirinale e cioè della conferma di Sergio Mattarella presidente della Repubblica nel 2022, che Renzi avrebbe chiesto come pre-condizione (sempre stando alle indiscrezioni).
E, guarda caso, proprio oggi Salvini ha lodato il Capo dello Stato: "Onore al merito. Una bella tirata d'orecchie per alcuni per cui i comunisti hanno fatto solo del bene e non mi sembra che sia così purtroppo". Anche qui, solo un caso? Di più. Il segretario del Carroccio sembra anche aver accantonato l'ipotesi di candidare Mario Draghi al Colle. E, guarda caso (di nuovo), l'ex presidente della Bce sarebbe l'unico competitor per Mattarella nell'ipotesi del bis. Senza dimenticare che anche Di Maio, dopo le tensioni del 2018 legate al no a Paolo Savona ministro dell'Economia, ha speso in diverse occasioni parole di grande stima per il Presidente. Tante ipotesi, molti rumor, qualche coincidenza. Intanto il governo dei due Matteo lanciato da Affaritaliani.it fa discutere, dentro e fuori il Palazzo.
"Non lo so. Non ho la palla di cristallo e non faccio l’indovino. Sto alla politica. Credo che ci siano molte questioni su cui il governo deve cambiare passo e modalità di discussione anche all’interno della maggioranza”. Così il deputato di Liberi e uguali, Nicola Fratoianni, stasera a Cagliari, a proposito di indiscrezioni su ipotetici accordi ‘sottobanco’ tra Renzi e Salvini.