Politica

Governo Salvini-Renzi: Giorgetti premier, Mattarella-bis. Ma Meloni... Rumor

Alberto Maggi

Governo Salvini-Renzi: i 5 Stelle di destra d'accordo, Forza Italia media. Rumor (elezioni anticipate non scontate)

Sembrava impensabile. Impossibile. Inimmaginabile. I due acerrimi nemici, Matteo Salvini e Matteo Renzi, un giorno non lontano potrebbero addirittura governare insieme. L'insofferenza del leader di Italia Viva per il governo Conte con M5S, Pd e LeU è sempre più evidente e questa volta, sullo stop alla prescrizione, l'ex premier andrà fino in fondo vista l'intransigenza del ministro Alfonso Bonafede. Anche a costo di una clamorosa bocciatura della maggioranza, praticamente sicura al Senato e probabile alla Camera. Ma dal piano di riduzione della pressione fiscale alla revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, dalla revisione del reddito di cittadinanza alla politica estera, è ormai lite continua tra i partner di governo. Tanto che tra i renziani ormai non si esclude lo showdown finale. Anche in tempi brevi.

Non solo. Il progetto di riforma della legge elettorale proporzionale con sbarramento al 5% spaventa Italia Viva (anche se ufficialmente ha dato l'ok) che negli ultimi sondaggi non va oltre il 4%. E quindi l'ex premier ed ex segretario del Pd potrebbe avere tutto l'interesse ad andare a elezioni prima dell'entrata in vigore della riforma, pena il pericolo concreto della scomparsa (o quasi) dalla scena politica nazionale. Ed ecco che si moltiplicano le voci di dialogo e di contatti, in Parlamento e non solo, tra renziani ed esponenti di spicco del Centrodestra.

Un Carroccio più moderato e meno salviniano potrebbe facilitare l'avvicinamento tra i due Matteo. I rumor del Palazzo raccontano che i renziani potrebbero anche ipotizzare il sostegno a un esecutivo a guida Giancarlo Giorgetti, che rassicuri i mercati finanziari e i partner europei. Oltre ovviamente il Vaticano e le gerarchie della Chiesa con le quali l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha un ottimo rapporto consolidato da anni. Il pegno da pagare da Salvini per la caduta del governo Conte e il ritorno alle urne (comunque non scontato) sarebbe quello di dire addio al sogno di Palazzo Chigi, anche se qualche mese fa lo stesso Capitano rivelò come il suo obiettivo fosse quello di tornare a occuparsi di sicurezza e contrasto all'immigrazione clandestina, ovvero il Viminale.

Diversi esponenti di Forza Italia, dietro le quinte, starebbero tessendo la tela del dialogo tra renziani e Centrodestra. Tanto che l'ex 'amazzone' di Silvio Berlusconi Michaela Biancofiore è uscita allo scoperto: "Ci sono evidenti coincidenze di programmi tra Italia Viva di Renzi e l'intera coalizione di Centrodestra, che sono maggioranza nel Paese e in Parlamento. Ora serve solo un atto di coraggio di tutti i campioni in campo e la presa di coscienza che gli italiani vogliono una Squadra di governo siffatta che generi speranza, orgoglio, ideali definendo molto bene le righe della metà campo. Si tratta di scegliere tra il giocare nella parte del campo delle norme di civiltà, giustizia, intrapresa e idem sentire col popolo o di quella dello statalismo, giustizialismo e pezzentismo. Questo è lo choc che serve agli italiani e il più grande segno d'amore che gli italiani vorrebbero per San Valentino dai protagonisti su citati, ovvero che indossassero tutti la maglia sacra della nazionale politica italiana".

Sottotraccia si profila quindi l'ipotesi di una coalizione e di un governo, che potrebbe anche non passare da nuove elezioni, tra l'attuale opposizione di Centrodestra e Italia Viva. Anche perché una fetta consistente di grillini di destra, stufa di governare con il Pd, potrebbe dare il proprio sostegno a Giorgetti premier, mantenendo magari Luigi Di Maio alla Farnesina. Ecco spiegate, forse, quelle parole di grande apprezzamento di qualche giorno fa per il ministro degli Esteri da parte dello stesso Giorgetti ('Ha la schiena dritta, non è un opportunista').

Altro 'pegno' da pagare da parte di Salvini potrebbe essere il Mattarella-bis, ovvero la rielezione nel 2022 al Quirinale dell'attuale Capo dello Stato. Un'altra delle condizioni, stando ai rumor, posta da Renzi. L'unico ostacolo - che potrebbe però essere un macigno - a questo scenario rivoluzionario per la politica italiana si chiama Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia, infatti, non sarebbe affatto disposta ad appoggiare un esecutivo con Italia Viva e insiste per mantenere la coerenza e l'unità del Centrodestra che dovrà tornare al governo solo dopo nuove elezioni. Ma qualcuno fa notare che i numeri in Parlamento di FdI non rispecchiano i sondaggi attuali e che alla fine si potrebbe fare anche senza Meloni...