Politica

Governo, Speranza ora traballa: Draghi vuole silurare il ministro della Salute

Il ministro è entrato nel mirino della Lega e Fi, per lui adesso si cerca un nuovo incarico altrimenti la maggioranza è a rischio

Governo, la poltrona di Speranza traballa. Draghi valuta il cambio alla Salute

Il governo Draghi è alle prese con l'emergenza Coronavirus, ma deve anche fronteggiare la crescente crisi economica in cui versa il Paese. Per questo le chiusure fino a fine aprile confermate dal ministro della Salute Speranza rischiano di diventare un problema per la tenuta della maggioranza. Aumenta l'insofferenza della Lega e di FI nei confronti dell'unico esponente che ha gestito la pandemia con il governo Conte - si legge sul Messaggero - ed è rimasto al suo posto, Draghi pensava di poterla contenere spingendo al massimo la campagna vaccinale. Ma ora che i vaccini scarseggiano emergono ancor più alcune scelte sbagliate e per Draghi è venuto il momento che Speranza si faccia da parte anche se l'esponente di Leu resiste. Il tentativo è in atto e, malgrado il diretto interessato abbia raddoppiato l'esposizione mediatica, il suo destino pare segnato. Il presidente del Consiglio - non potendo dimissionare ministri - sta infatti cercando il modo per convincere il titolare della Salute Roberto Speranza ad accettare un nuovo incarico prima di tramutarsi in un problema per la stessa tenuta della maggioranza.

Nel mirino - prosegue il Messaggero - ci sono l'eccessiva prudenza del ministro, del Cts e di tutta la cabina di regia nel mettere nero su bianco i protocolli necessari per le riaperture. Ciò che è avvenuto all'inizio della diffusione della pandemia e che è oggetto di un'inchiesta a Bergamo. O la sottovalutazione estiva sulla ripresa della pandemia certificata dal libro, ritirato, Perché guariremo. Come la confusione sulle priorità vaccinali e la difficoltà che ha il ministero della Salute ad interloquire con i presidenti di regione nel frattempo divenuti quasi tutti di centrodestra. Per Speranza è partita la caccia ad un ruolo, in Europa o nell'Organizzazione mondiale della Sanità, in modo da rendere più facile il cambio di passo. Per ora non si hanno certezze sulle volontà del ministro tanto meno sul possibile successore al quale spetterà non solo gestire la fase finale delle vaccinazioni-2021, ma preparare il sistema sanitario alle pandemie future.