Politica

Guerra in Ucraina, Lega: "Meno armi e più diplomazia". Intervista

Di Alberto Maggi

Il capogruppo della Lega al Senato Romeo: "L'Unione europea sostenga l'iniziativa della Santa Sede"

Romeo: "Il prolungarsi della guerra incide anche sull'immigrazione che viene utilizzata come arma di pressione politica contro l'Europa"

 

"Anche Oltreoceano hanno compreso che nessuno può vincere militarmente questa guerra. E quindi è necessario trattare e negoziare perché l’Ucraina può recuperare più territori con la diplomazia che con le armi". Il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, commenta così le parole di qualche giorno fa dello speaker della Camera Usa McCarthy, che ha detto stop alle forniture militari a Kiev per il 2023. 

"Ribadisco quanto ho detto a Pontida, l’Unione europea, che ha fatto molto poco sul fronte diplomatico, dovrebbe sostenere l'iniziativa di pace messa in campo dalla Santa Sede. Il prolungarsi della guerra - spiega Romeo -, oltre a portare a un rischio di escalation militare, danneggerebbe soprattutto l'Europa. Pensiamo al costo della crisi energetica, all'innalzamento dei prezzi delle materie prime, all'inflazione e alla benzina alle stelle. Il recente accordo Russia-Arabia Saudita per ridurre la produzione di petrolio innalzerà il prezzo dei carburanti ulteriormente. Non solo, il prolungarsi della guerra incide anche sull'immigrazione che viene utilizzata come arma di pressione politica contro l'Europa. Non dimentichiamoci che molte zone dell'Africa, come la Libia, sono in mano a Russia e Cina. L'Unione europea deve capire che la via maestra è il negoziato e cercare una pace realizzabile. Finora l'Ue ha fatto poco sul fronte diplomatico e deve impegnarsi con forza per sostenere l'iniziativa della Santa Sede per arrivare al più presto almeno a una tregua. Ripeto, per l'Ucraina sarà più facile riconquistare territori con il dialogo che con le armi occidentali", conclude Romeo.