Il Financial Times ha offeso 25 milioni di italiani
un assordante silenzio dal Governo a difesa del voto democratico
‘Roma apre le porte ai moderni barbari’ con questo editoriale di ieri il Financial Times ha offeso qualcosa come 25 milioni di italiani che in maniera democratica hanno dato 11 milioni di voti al Movimento 5 Stelle, 6 milioni di voti alla Lega e i restanti voti divisi tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, partiti facenti parte della coalizione di Centrodestra che, come coalizione, ha vinto le elezioni.
La cosa vergognosa non è tanto l’entrata a gamba a tesa del prestigioso giornale, l’elemento di vergogna è che nessun rappresentante ufficiale del Governo in carica , nessun rappresentante della Presidenza della Repubblica, abbia risposto a muso duro a difesa di oltre 25 milioni di italiani.
Nessuno a livello di Governo, ad eccezione dei due leader interessati, ha risposto.
Governo 2018. Il fuoco nemico ma soprattutto quello amico dei media
Sono giorni ormai che il lavoro di Matteo Salvini e Luigi Di Maio deve sopportare il fuoco nemico ma soprattutto quello amico dei media che sembrano essersi coalizzati per attaccare a testa bassa tutto quello che potrebbe arrivare dal Governo giallo-verde in fase di preparazione.
Non si contano le ore di trasmissione in cui rappresentanti di tutti, meno dei diretti interessati, si inventano critiche, grida di allarme, insulti senza avere alcuna idea di quello che si sta preparando.
Governo 2018. Si gioca ad impallinare tutto e tutti
Qualsiasi elemento che esce dalla giusta cortina di riservatezza tenuta nei gruppi di lavoro di M5S e Lega viene impallinato, vedi l’economista Sapelli e il Professore Conte, il primo definito rivoluzionario e visionario, il secondo colpevole di essere praticamente sconosciuto.
E la stessa indifferenza si è vista nelle non risposte dovute ai burocrati europei che prima ancora di sapere hanno detto all’Italia che deve rispettare tutto, compreso l’accordo sui migranti che favorisce tutti meno che il nostro Paese.
Ecco la vera vergogna sta nel silenzio dell’Italia nel non difendere gli italiani che hanno democraticamente votato. Forse i due leader non riusciranno nell’impresa ma hanno il diritto di essere difesi nei confronti dell’Europa, così come tutti gli italiani.
Un comunicato ufficiale, una presa di posizione sarebbe bastata per fare capire che in fondo non siamo solo i ‘camerieri’ di un Europa che certo non può’ essere presa ad esempio di solidarietà, trasparenza ed equidistanza.