Politica
Il M5S è (e sarà) contrario al Mes. Luglio o settembre, nulla cambia
Mini-giallo per le parole di Sibilia, rientrato. Inside
Piccolo giallo subito rientrato in casa M5S. Verso le 17 di martedì le agenzie di stampa battono una dichiarazione del sottosegretario all'Interno grillino Carlo Sibilia: "Se vengono meno le clausole non è più lo stesso Mes e per il M5S è ok". Immediatamente rimbalza sul telefono di Affaritaliani.it l'ironia dei parlamentari di Lega e Fratelli d'Italia che, in coro, parlano di "marcia indietro dei grillini". Tutto falso. In realtà, come spiega un senatore 5 Stelle, quelle di Sibilia non sono affatto una svolta, visto che le clausole in uscita restano, altrimenti non si chiamerebbe Mes, e quindi in sostanza non cambia assolutamente nulla. Il sottosegretario all'Interno parla di un'eventuale venuta meno delle clausole (perfino Salvini e Meloni in questo caso valuterebbero il Mes), impossibile stando ai Trattati europei.
La posizione del Movimento fondato da Beppe Grillo resta dunque immutata e, soprattutto, resterà immutata anche dopo l'estate: no al Meccanismo Europeo di Stabilità oggi, inizio luglio, e no anche a settembre. Il Pd - come ha scritto Affaritaliani.it in questo articolo - spera che passato agosto il M5S possa cambiare posizione aderendo al Mes. Ma diversi deputati e senatori grillini, sia storici sia alla prima legislatura, assicurano che non è così. E, visto che il Recovery fund avrà tempi lunghi (come ha confermato Angela Merkel dopo l'incontro con Emmanuel Macron), l'unica soluzione sarà quella di votare in Parlamento un altro scostamento di bilancio per chiedere un ulteriore deficit per far fronte alle numerose spese dello Stato (ipotesi già avanzata lunedì da Vito Crimi).
Quanto alle velate minacce di crisi di governo che arrivano da fonti Dem nel caso in cui il M5S non converga a settembre sull'utilizzo del Mes, i parlamentari grillini assicurano di non essere affatto preoccupati e che, comunque, non ci sono alternative a questo governo e a questa maggioranza (tanto che più di un deputato pentastellato esclude categoricamente l'ingresso di Forza Italia in maggioranza, voce alimentata dalla totale vicinanza di Silvio Berlusconi a Dem e renziani sul Mes). Ottimismo, infine, nei 5 Stelle sulla possibilità di trovare a breve una sintesi con il Partito Democratico sugli altri due temi caldi dell'agenda politica: il Decreto Semplificazioni e le modifiche ai Dl Sicurezza voluti dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini.