Politica

Il peggiore dei “delitti”, Conte, Grillo e la triste deriva del M5S

di Simone Rosti

Grillo ha avuto almeno il merito di vincere e rispondere alla profezia di Fassino (col suo famoso invito a Grillo: si candidi e raccolga voti se vuole incidere in politica), lei invece Conte?

Il peggiore dei “delitti”, Conte, Grillo e la triste deriva del M5S

Caro Conte, non siamo mai stati teneri con lei. Ha creato uno dei più inquietanti governi della storia, ha avallato e promosso provvedimenti scellerati, ha scavallato dalla destra alla sinistra ma in fondo lei non è né di destra né di sinistra ma semplicemente un populista, ha steso tappeti a Putin, ha dato risalto a una classe politica imbarazzante. Unica cosa per cui la ricordiamo con affetto è stata la gestione del covid, moderata, preoccupata, empatica, seguendo la scienza senza se e senza ma.

Però la cosa più grave che ha fatto è stata “l’uccisione” del “padre” Grillo negandogli in questi giorni la famosa super consulenza (i 300.000 € all’anno). Però, caro Conte, se lei esiste, se è stato tirato fuori dai suoi sconosciuti uffici legali diventando per uno strano gioco del destino Presidente del Consiglio lo deve solo a Grillo. Solo per questo meriterebbe un briciolo di rispetto in più.

Se il M5S esiste, se è diventato dal nulla un partito popolare, se ha ancora oggi milioni di voti, il merito è stato solo della grande suggestione e sogno direi con il quale Grillo si è presentato sulla scena politica nazionale partendo dal famoso “vaffa day”. Grillo è stato capace di sfruttare il web primo fra tutti gli altri, e su questo è stato davvero innovativo, scardinando e destabilizzando così i partiti tradizionali. Peccato che dal web sia nata la peggiore classe politica che si ricordi, i like e le ridicole votazioni on line hanno sostituito sudore, studi e competenze. Di Maio, Di Battista, Raggi, Bonafede, Toninelli, non li rimpiangeremo mai, hanno avuto momenti di gloria ma poi sono ritornati solo osservatori della famosa scatoletta di tonno che avrebbero dovuto aprire (a parte Di Maio graziato dall’odiato Draghi).

Lei invece Conte si è salvato, ha sconfessato il padre e ora le ha dichiarato battaglia negandogli - metaforicamente - gli alimenti, al di là dei torti e delle ragioni di un contraddittorio fra i due che ha un valore pari a zero.

Grillo ha avuto almeno il merito di vincere e rispondere alla profezia di Fassino (col suo famoso invito a Grillo: si candidi e raccolga voti se vuole incidere in politica), lei invece Conte?