Politica
Ilaria Salis candidata per darle l'immunità: l'idea circola tra i Dem di Roma
Tam tam a sinistra nata dalla lista civica di Gualtieri. Ma il Pd frena
Ilaria Salis candidata per darle l'immunità? L'idea a sinistra
A sinistra c’è un’idea che potrebbe assumere consistenza: la candidatura di Ilaria Salis al Parlamento europeo. Lo sostiene oggi Il Giornale, secondo cui "il guizzo è di Carmine Barbati, consigliere comunale romano della lista civica di Gualtieri. Il progetto potenziale parte da Roma. Come prevedibile poi il tam tam è cresciuto: ora nelle chat dem si dibatte dell’eventualità e non di una boutade".
"Non tutti nel Pd concordano. Alcuni intravedono aspetti positivi, altri no", riconosce il Giornale, che aggiunge che secondo "fonti del Nazareno la questione non è mai stata discussa". Ma il quotidiano parla di una suggestione che, se realizzata, potrebbe avere un impatto sulla sua vicenda giudiziaria. "Se la maestra italiana detenuta in Ungheria dovesse essere prima candidata e poi eletta a Strasburgo e Bruxelles, potrebbe contare sull’immunità parlamentare", scrive il Giornale.
Ungheria, Gasparri: "Il governo segue la vicenda Salis ma evidente pressione politica"
"Ci sono, purtroppo, molti italiani detenuti in varie parti del mondo. Il governo segue le vicende affinché nessuno subisca vessazioni o trattamenti disumani. E se nel caso di Salis ci sono stati fatti di questa natura, il governo ha fatto bene ad intervenire ed a convocare le autorità diplomatiche. Ma non possiamo dettare cosa fare alla magistratura ungherese perché ci sarebbero delle interferenze. Su questa vicenda è evidente che c’è una pressione politica". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri ad Agorà su Rai3
"Ma il giudizio si concluderà secondo le regole del diritto dell'Ungheria che comunque è un Paese che fa parte di tutti i contesti internazionali e dell'Unione Europea. Poi se ci sono state delle violazioni e condizioni disumane è giusto accertare i fatti. E il governo farà quello che é giusto fare. Ma in altri casi tutto questo interesse non c’é stato e di vicende internazionali ce ne sono state. Come detenuti in Paesi meno controllabili o latitanti che sono stati ospitati e protetti, ma siccome cari alla sinistra nessuno si indignava quando qualche brigatista rosso era in Svizzera", conclude il capogruppo azzurro.