Politica

Immigrati, Rama gela Meloni. Stop al centro. "Ci vorrebbe D'Alema"

di Redazione

Il centro per gli immigrati in Albania "verrà bloccato dalla burocrazia italiana e dalle regole Ue"

"Quella roba lì è solo italiana. L'Albania ha dato disponibilità e terreni, ma nulla di più"

 

Tirana un grande cantiere. "Presidente, voi ormai costruite palazzi in una notte, e il centro italiano per i migranti in Albania è fatto solo di quattro ruspe abbandonate. C'è qualcosa che non va". Rama assume subito l'espressione di un commissario di maturità di fronte a candidati un po' ciucci. E spiega che "quella roba lì è solo italiana. L'Albania ha dato disponibilità e terreni, ma nulla di più". Lo scrive la Repubblica ripresa dal sito internet Dagospia.it.

Un pezzo del porto di Shengjin e una ex base militare abbandonata a Gjader, a 20 minuti di pullman. Il resto sono affari nostri: è tutta una questione di appalti pubblici e subcontratti italiani. "Ma siete sicuri che non sia già pronto?", aggiunge. "E su presidente...non faccia così".

E allora, all'improvviso Rama diventa confidenziale: "Amico mio, il centro comunque in qualche mese sarà pronto, quello è niente. Ma il problema sarà farlo funzionare. E sarà molto difficile per le procedure: come fai a far ruotare 3000 persone in 28 giorni con la burocrazia italiana e con le regole europee?". Rama prevede ricorsi, battaglie politiche e spiega che le leggi non sono quelle albanesi. Insomma, lì sono solo affari nostri.

Ora dicono che Rama sia un po' in freddo con i socialisti europei. Che a marzo non sia venuto a Roma al congresso del Pse anche per questi centri di "esternalizzazione" di migranti: non sono proprio una grande idea progressista. E che quindi voglia lanciare qualche segnale di riavvicinamento a quel mondo.

Adesso intanto qualche ospite dell'albergo lo riconosce e si ferma a salutarlo. Lui si alza, stringe mani, ma poi torna sul punto. "Anche questo piano Mattei… coma fai a portarlo avanti? Sì, puoi fare accordi, aprire centri in Tunisia o in Libia. Ma sai quanto soldi ci sono in ballo sul traffico dei migranti su quelle coste? Ed è tutto gestito molto in alto".

Qui il premier albanese cita rapporti dei servizi di mezza Europa. Mica basta la volontà politica, l'unica strategia, dice, sarebbe diluviarli di soldi. Ma tanti, tanti. "Lo sai chi ci vorrebbe? D'Alema ci vorrebbe!". E qui il premier albanese ritira fuori il suo spirito da vecchio socialdemocratico, forse cercando una riappacificazione con i socialisti europei, sospettosi dei suoi troppi WhatsApp con Meloni. "Presidente, ma adesso che c'entra D'Alema?".

Rama si illumina e racconta della baia di Valona, nel ‘98, nelle mani degli scafisti. "Poi arrivò Massimo, misero un radar sull'isola di Saseno, nel canale d'Otranto, aprirono canali di immigrazione agevolata, e poco a poco finì tutto: oggi ci sono mezzo milione di albanesi in Italia".