Politica

Giorgia Meloni: manifestazione del centrodestra il 28-11 a Roma


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Che cosa non va bene nella Legge di Stabilità?
"Abbiamo di fronte una Finanziaria degna della migliore Dc della Prima Repubblica. È tutto in pieno stile renziano: come al solito c’è il favore alla lobby di turno, ancora una volta le società del gioco d’azzardo, e mancano le coperture. La manovra è pagata con maggiore deficit e maggiore debito per tutti e per il futuro. Di buono invece è che questa legge si propone di eliminare le mostruosità introdotte dal Pd e delle quali la sinistra andava tanto fiera. Faccio qualche esempio: l’Imu sulla prima casa, l’Imu sui terreni agricoli e sui macchinari imbullonati al suolo, il limite del contante a 999 euro e l’aumento delle tasse sulle partite Iva".

Quali sono invece le priorità che Fratelli d’Italia vorrebbe veder affrontate dalla Legge di Stabilità?
"La vera priorità per l’Italia è quella di tagliare la spesa pubblica e far indietreggiare lo Stato dall’economia. Solo in questo modo, sarà possibile abbassare le tasse e rilanciare l’economia. Con una spesa di 800 miliardi di euro, il Governo Renzi è riuscito a prevedere tagli per soli 5 miliardi, vale a dire lo 0,6%: è una presa in giro. Le nostre priorità sono: abbattimento della spesa pubblica e della pressione fiscale; un piano di contrasto alla povertà, soprattutto nel Sud d’Italia dove un italiano su tre è a rischio povertà e perché il Governo dimostra grande sensibilità e attenzione per tutti i disperati del mondo, tranne per gli italiani. Non c’è bisogno di guardare lontano da noi per trovare persone che dormono per strada e in macchina o che non hanno i soldi necessari per mangiare, curarsi e prendersi cura dei propri figli; la sicurezza, perché mai come ora gli italiani si sentono insicuri persino dentro le proprie case e l’aumento previsto di 3 euro netti al mese per il contratto delle Forze dell’Ordine è un insulto a chi rischia la vita per difendere la nostra libertà; infine, il sostegno alla famiglia e alla natalità, perché sembra essere diventato un tabù dire che la nostra società si basa sulla famiglia tradizionale e che è un dovere di una comunità nazionale che vuole avere un futuro rivolgere la sua attenzione all’infanzia, alla genitorialità e alla natalità".

Fratelli d’Italia a Trieste ha organizzato per sabato 24 ottobre un confronto tra lei e il vicepresidente del Front National di Marine Le Pen, Luois Aliot...
"È un appuntamento a cui teniamo moltissimo e che per un giorno trasformerà Trieste nella capitale europea della destra nazionale e identitaria. Il titolo è “Difendiamo i confini d’Europa. Friuli Venezia Giulia, ultima frontiera”: ci confronteremo sulle problematiche legate all’emergenza immigrazione e il rischio del terrorismo islamico in una regione storicamente “frontiera d’Europa”. Vogliamo parlare di contenuti e mettere a confronto idee e modelli diversi perché è dalle proposte che si costruire la destra e il centrodestra del futuro, in Europa come in Italia. Lo abbiamo fatto ad Atreju 2015, la festa nazionale di Fratelli d’Italia, avviando un percorso di confronto tra i modelli dei tre partiti che oggi fanno parte del centrodestra. Continueremo su questa strada con una serie di mobilitazioni nazionali per rimettere al centro dell’azione politica i problemi degli italiani che questo governo ha contribuito ad aumentare. In questo percorso si inserisce l’adesione di FdI-An con una delegazione alla manifestazione della Lega dell’8 novembre. Nei giorni della mobilitazione stiamo lavorando per promuovere nella giornata di 7 novembre iniziative in molte le altre città d’Italia. Vorremmo che il culmine di questo percorso fosse una grande manifestazione unitaria del centrodestra per il 28 novembre a Roma, 9 anni dopo la storica manifestazione del 2 dicembre 2006 che liberò l’Italia dal governo Prodi. Stiamo lavorando per questo perchè crediamo che il centrodestra non debba dividersi ma essere una compatta alternativa al renzismo. Non lasceremo la nazione nelle mani di chi fa gli interessi di tutti tranne che del popolo italiano".