A- A+
Politica
"Italia zerbino dell'Ue, Ursula fuori dai giochi. Stop ai governi truffaldini"

Cateno De Luca ad Affaritaliani.it: “Separazione delle carriere? Supercazzola. Superbonus? Sono state fatte grandi minchiate" 

Basta col centralismo europeo, Ursula von der Leyen è ormai fuori dai giochi e Bruxelles non ha più bisogno di un uomo “di finanza”, stile Mario Draghi. E ancora: le falle del governo Meloni, le promesse mai mantenute, la “supercazzola” della separazione delle carriere, l’operazione sgangherata del superbonus e il disastro sanità, ormai in mano ai privati. Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, in corsa alle elezioni Europee (8-9 giugno) con la lista Libertà, ribadisce ad Affaritaliani.it la ricetta vincente per far uscire il Paese dalla “dittatura 4.0”. 

LEGGI ANCHE: Cateno De Luca: “La mia ricetta? Federare i movimenti antisistema”. VIDEO

Si vota per le Europee, che idea di Europa vuoi portare in questo panorama un po' asfittico di partiti tradizionali e incartati? 

Voglio portare la mia esperienza di elefante nella distilleria. Bisogna rompere questo sistema europeo liberticida e ricomporlo secondo un certo equilibrio: è impossibile che noi continuiamo a essere gli incaprettati in Europa. Più tiriamo, più ci soffochiamo. Questa è la nostra idea. 

GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA 

Tre idee buone per questa Europa del futuro

Abolizione delle quote di produzione: non è pensabile che l’Italia sia stata trasformata in mercato di consumo, quindi basta con le quote nella produzione agricola, zootecnica e della pesca. Seconda questione: un centralismo europeo che si aggiunge a quello statale soffoca i territori. Noi siamo federalisti e non è pensabile che ci vengano imposte continuamente quelle che sono le decisioni più importanti per la vita dei nostri territori. Terza cosa, che diventa fondamentale in tutto questo, non è pensabile che quelli che sono i servizi pubblici essenziali, da parte dell'Europa venga stabilito che debbano essere privatizzati, comprese le nostre spiagge. Siamo contrari alla "Bolkestein", non accetto anche da sindaco di Taormina, che le mie spiagge vadano a finire nelle mani di gruppi internazionali che sono pronti a mettere le mani anche su questo.

Un giudizio sulla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

Von der Leyen è un altro soggetto espressione dei poteri forti, della logica affaristica dell'Unione europea, nè più nè meno. Ed è ovvio che su questo c'è la grande complicità della politica italiana: sono diventati tutti zerbino della von der Leyen, e ora l'hanno ancora scaricata, perchè quello che emergerà ora dalla gestione della pandemia non consentirà più a von der Leyen di riproporsi come era stato programmato. 

Meglio Draghi? 

Io dico che Draghi in Europa non andrebbe per quelli che sono gli interessi di tutti i popoli Ue. Probabilmente l'Italia, che è sotto tutela, potrebbe avere un interesse attraverso Meloni e Salvini che l'hanno proposto. Ma no, l'Europa non ha più bisogno dei Draghi di turno, cioè di personaggi che rappresentano l'alta finanza e soprattutto quell'Ue che sta soffocando le nostre identità (meglio allora Cateno De Luca, ride). 

Hai lamentato un po' di ostracismo da parte dei mass media. Addirittura un giornale ha dimenticato presentando le varie liste di citarvi e di indicarvi, pur essendo un pezzo compilativo. Una cosa inaccettabile. Non vogliono farti passare, hanno paura di Cateno De Luca? 

È logico, noi abbiamo le mani libere. Abbiamo dimostrato che dove abbiamo avuto la possibilità di amministrare, amministriamo bene e soprattutto contro tutto il sistema. Stiamo vivendo un'altra era di olio di ricino. Diciamo che ormai anche la Meloni vuole un'altra dittatura 4.0, dove ricatta i Parlamenti, ma poi non si pone il problema di coloro che truffano gli elettori, vanno al governo come già lei ha fatto, dicendo grandi baggianate sulle accise, piuttosto che sui blocchi navali. Allora pongo io una questione: chi garantisce gli italiani dai premier truffatori? Cioè da coloro che fanno campagna elettorale, promettendo di tutto e di più e poi non mantengono la parola. Secondo me noi dobbiamo assolutamente evitare questa dittatura 4.0 di Giorgia Meloni. 

Cateno tu sei un uomo nuovo: non ci sono precedenti per catalogarti. Sei di Destra o di Sinistra? 

Sono oltre, sono un amministratore, non sono un politico. I problemi non hanno colore: o li risolvi o non li risolvi. Ecco perchè mi vogliono in tutti i Comuni, mi hanno eletto in cinque Comuni diversi. E dove ho amministrato, sono stato talmente credibile che hanno eletto al mio posto una squadra che ha continuato questo lavoro. Ormai queste ideologie (Destra e Sinistra, ndr) sono ormai le classiche supercazzole. Il problema vero è che manca gente che sa amministratore o che ha il coraggio di sporcarsi le mani. La politica è diventata slogan, una gara a chi vende più voti, tanto poi i problemi qualcuno li dovrà risolvere (e non li risolve mai nessuno). 

Sei presente in tutta Italia, ma hai un forte ancoraggio siciliano. Però penso che tu voglia giocarti (ormai) una partita nazionale 

Io lo dico chiaramente: non sono candidato per andare a Bruxelles. Non voglio fare l'europarlamentare. Sono al servizio di un intero progetto, perchè il mio sogno è fare il govrnatore della Sicilia (ci sono andato vicino due anni fa, arrivando secondo) e creare un movimento civico a tradizione meridionalista che si metta d'accordo con i veri appartenenti alla Lega, quindi del Nord per rompere questo centralismo. Ovviamente non lo possiamo fare con la Lega salottiera di Matteo Salvini. Questa è la nostra idea: uno Stato malato, che aumenta l'indebitamento, soffoca i territori e ovviamente ormai è minato alla sovranità dell'Italia. Noi dobbiamo rompere questo schema. Quindi avere anche nel Parlamento Ue una forza autentica meridionalista che parla con i territori. Il nostro modello è quello altoatesino: i territori riscuotono, danno la loro quota a Roma che poi si gestisce. Non è pensabile che noi sindaci siamo costretti ad amministrare con la logica e la parità di bilancio, invece chi sta sopra continua a fare debito pubblico.

LEGGI ANCHE: Europee, l'intervista del direttore di Affari Perrino al Capitano Ultimo

Ti sei inventato due bei jolly elettorali, uno è Capitano Ultimo l'uomo che arrestò Riina e l'altro è Laura Castelli, viceministro nei precedenti governi. Però non sono solo loro, hai altri buoni asset. Hai creato questa lista con tutti questi marchi.
 

Diciamo che la profezia Sud Chiama e il Nord ha risposto: siamo tutti fondatori della Lega che non si ritrovano più con Salvini. E soprattutto Capitano Ultimo ha arrestato il capo della Mafia 31 anni fa e ora con lui dobbiamo arrestare questa Europa liberticida. Il resto sono tematiche fondamentali: agricoltura, balneari, sistema pensionistico (ancora aspettiamo le risposte della buon'anima Berlusconi). Certo vedere ancora Berlusconi con Tajani per fare questa campagna elettorale è vomitevole, il che significa che Forza Italia e chi oggi si ritiene il leader del partito non riesce ad andare ben oltre. Ecco questo siamo e ovviamente la nostra posizione si sintetizza con "meno Europa, più Italia". Slogan che Salvini ci ha anche copiato (gli stiamo facendo causa): ha invertito i temi, "più Italia e meno Europa". Peccato che noi l'abbiamo lanciato il 2 marzo e lui l'ha ripreso dopo. 

Quattro temi dell'attualità italiana, una tua opinione sulla separazione delle carriere, sì o no dei magistrati?

Lo dico chiaramente, questa è una supercazzola, perché il problema non è la separazione delle carriere ma la durata dei processi. Io ho avuto 16 processi e due arresti. Ho dovuto impiegare 12 anni per dimostrare la mia innocenza. Ho una causa civile, come molti italiani, che dura da 16 anni. Allora il tema è: alla gente interessa tutta questa lotta tra poteri oppure avere giustizia immediatamente, anche perché una sentenza arriva dopo 10 anni, 15 anni. Al di là dell'esito non serve più a nessuno. Ecco qual è la nostra posizione. 

Superbonus?

Non ci sono dubbi che è stata fatta un'operazione sgangherata, ma la cosa che mi meraviglia è che è stato fatto senza copertura finanziaria certa e quindi si sono alimentate delle truffe. E' logico che la finalità non era sbagliata, ma come capita spesso dalla finalità all'attuazione, ed essendoci soggetti che non hanno mai amministrato nemmeno un condominio, è ovvio che la finalità si perde in quella che è la cattiva attuazione.

Quindi ci stanno dentro tutti

Ovviamente sì e questo lo dobbiamo dire anche perché hanno fatto a gara quando il progetto è stato attuato a cercare di alzare tutti l'asticella per portare avanti questo progetto. Questa è la fotografia di come ormai è ridotta la politica italiana. Grandi iperbole, noi diremmo in Sicilia, grandi minchiate

Il premierato? 

Per noi il problema non è la forma di governo ma la forma di Stato. Uno stato malato che ormai non riesce più a svolgere il proprio mestiere, e la Sanità è la fotografia chiara, svenduta ormai agli interessi privati e ovviamente ora la Sanità è solo per coloro che se la possono permettere. Per me il premierato è un nuovo tentativo di dittatura 4.0 perché ribadisco, qui non bisogna garantire solo la stabilità, ma evitare che truffatori del consenso, come la Meloni e come il Salvini di turno o come il leader di Forza Italia con le promesse che le conosciamo tutte non mantenute, entrano nei palazzi e pretendono di rimanere senza mantenere i loro impegni. Chi garantisce gli italiani dai truffatori? Ecco perché siamo contrari a questa versione di dittatura 4.0

Questa autonomia portata avanti da Salvini?

Non possiamo sostenere un'autonomia che non serve nè all'Italia del Sud e nè all'Italia del Nord. Intanto perché con una forma di legge ordinaria non si può modificare quello che veramente è un assetto importante. Andiamo ad una confederazione, stabiliamo una volta per tutte qual è la quota che lo Stato deve avere per i servizi globali, il resto al territorio. Ma invertiamo le parti, riscuota il territorio e dia la quota concordata a Roma. Così chi sta sulle nostre teste non può più continuare a governare con i pagherò. Lo Stato oggi drena quasi il 70% della nostra produzione. In ogni famiglia ognuno di noi dà il 70% allo Stato tra tributi diretti e indiretti, accise e tributi principali. E questo ovviamente non è più possibile, ecco perché va modificata la forma di Stato.

 






in evidenza
Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni

Così è rinato il tennista azzurro

Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni


in vetrina
Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico

Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico


motori
Mercedes EQE SUV: innovazione e versatilità nel segmento elettrico

Mercedes EQE SUV: innovazione e versatilità nel segmento elettrico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.