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La laurea del Ministro Calderone è regolare: la ricostruzione del Tempo sul caso della validità del suo titolo di studio

La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, è finita negli ultimi giorni al centro del dibattito politico per una serie di articoli del Fatto Quotidiano sui suoi titoli di studio. Facciamo chiarezza

di Redazione

La laurea del Ministro Calderone è regolare: la ricostruzione del Tempo sul caso della validità del suo titolo di studio 

La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, è finita negli ultimi giorni al centro del dibattito politico per una serie di articoli del Fatto Quotidiano sui suoi titoli di studio e in particolare sul suo percorso accademico. L’accusa, formulata con toni inquisitori, è quella di aver ottenuto una laurea in circostanze poco trasparenti, in particolare presso la Link Campus University, definita nel titolo come “laurea della domenica”. Ma, come spesso accade quando si rincorre il sensazionalismo a ogni costo, la narrazione vacilla non appena viene confrontata con i documenti ufficiali e con la realtà dei fatti. 

A fare chiarezza è intervenuto Il Tempo, che con una ricostruzione puntuale ha riportato in primo piano un elemento fondamentale: la laurea conseguita dalla ministra Calderone è perfettamente regolare. La Link Campus era già nel 2011 un ateneo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione come parte integrante dell’ordinamento universitario italiano. Secondo quanto riportato, non risulterebbero tutti gli esami nella banca dati del Ministero. Tuttavia, anche in questo caso, la ricostruzione è chiara: Marina Calderone risultava iscritta dal 2011 alla triennale in Economia Aziendale presso la Link, dove le furono convalidati alcuni esami già sostenuti in precedenza. Il titolo è stato conseguito regolarmente nel 2012, come confermato anche nella risposta ufficiale fornita dallo staff del ministro al Fatto. 

La confusione nasce da un periodo di transizione, durante il quale l’ateneo stava completando il proprio processo di integrazione nell’ordinamento universitario italiano, con inevitabili difformità nei sistemi di registrazione. Non solo: l’Anagrafe Nazionale degli Studenti conferma la validità della laurea magistrale in Gestione aziendale, conseguita nel 2016. Un altro aspetto enfatizzato riguarda gli esami sostenuti nei giorni festivi. Secondo quanto riportato, la ministra avrebbe superato più prove “di domenica”. Tuttavia, la Link Campus — da sempre strutturata per accogliere studenti-lavoratori — prevedeva regolarmente corsi ed esami anche nei fine settimana, proprio per agevolare chi conciliasse studio e lavoro. Inoltre, per ragioni amministrative, la prassi dell’ateneo prevedeva la registrazione degli esami in una data successiva al loro effettivo svolgimento. 

È quindi legittimo insinuare dubbi sulla validità di un esame solo perché registrato di sabato o domenica? Semmai, il paradosso è opposto: se davvero qualcuno avesse voluto “agevolare” la carriera della ministra, avrebbe evitato proprio quei dettagli che oggi vengono utilizzati come pretesto per alimentare sospetti. Quanto al presunto coinvolgimento del marito della ministra nel Consiglio d’amministrazione dell’università, il dettaglio si è rivelato inesatto: Rosario De Luca ricopriva un ruolo nella Fondazione Link, non nell’ateneo. 

Difficile capire come una funzione esterna e priva di legami accademici possa mettere in discussione un titolo conseguito secondo le regole comuni a tutti gli studenti. Il sospetto, a questo punto, è che si tratti dell’ennesima polemica costruita più per ragioni politiche che per reali irregolarità. Un copione noto, che preferisce alimentare dubbi invece di verificare fatti, e che si affida alla suggestione piuttosto che alla documentazione. Il sospetto, quindi, è che ci si trovi di fronte all’ennesimo “caso” creato ad arte più per alimentare una polemica politica che per accertare reali irregolarità.