A- A+
Politica
Giustizia, dal Cdm via libera alla riforma. Stop al reato di abuso d'ufficio

Allarmata dalle "ulteriori restrizioni alla libertà di stampa" la Fnsi: "si rischia di tornare a far scivolare l'Italia nelle classifiche dei Paesi liberi in cui il giornalismo deve essere il cane da guardia della democrazia".   

La norma più attesa, quella sull'abuso d'ufficio, terreno di tensioni dentro la maggioranza. Ma alla fine ha prevalso la linea di Nordio. Il reato viene cancellato con un tratto di penna perché le modifiche introdotte in questi anni non hanno eliminato lo "squilibrio" tra le iscrizioni nel registro degli indagati e condanne: l'anno scorso sono stati archiviati 3.536 dei 3.938 fascicoli aperti nel 2022. E nel 2021in primo grado ci sono state solo 18 condanne. "Il reato di abuso d'ufficio è stato modificato varie volte per circoscriverne i limiti, ma sono continuate iscrizioni nel registro degli indagati e informazioni di garanzia che costituivano il vero motivo della paura della firma per cui sindaci e amministratori non firmavano nulla e questo è un grande danno economico che si riversa sui cittadini", sostiene il Guardasigilli.

Cura dimagrante, inoltre,  per il traffico di influenze: il suo ambito diapplicazione viene "limitato a condotte particolarmente gravi", fuori anche tutti i casi di "millanteria", mentre sale la pena minima edittale.     

I pm non potranno più presentare appello contro le sentenze di assoluzione che riguardano reati di "contenuta gravità". Una strada già tentata in passato con la riforma Pecorella bocciata dalla Corte costituzionale. Potranno essere impugnate dal pm invece le assoluzioni per i reati più gravi, compresi quelli del Codice Rosso.  Sulle intercettazioni oltre all'estensione del divieto di pubblicazione, si chiede a pm e giudici di limitarsi: dovranno stralciare dai brogliacci e dai loro provvedimenti i riferimenti alle persone terze estranee alle indagini.     

Consapevole delle carenze di organico nella magistratura, la riforma prevede l'assunzione di 250 nuovi giudici e stringe i tempi del concorso di accesso. E con una norma di interpretazione autentica evita il rischio che siano dichiarate nulle sentenze pronunciate in procedimenti per gravissimi reati di criminalità organizzata e terrorismo alle quali hanno concorso giudici popolari con più di 65 anni, limite massimo fissato dalla legge per la loro nomina.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
riforma giustizia





in evidenza
Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro

Con lui anche Ermotti, figlio dell'ad di Ubs

Luigi Berlusconi scommette su Algojob: investito oltre un milione di euro


in vetrina
Il grande salto compiuto da Zara: dal fast fashion al mondo del lusso

Il grande salto compiuto da Zara: dal fast fashion al mondo del lusso


motori
Addio alla Smart Fortwo: un’era di mobilità urbana si conclude

Addio alla Smart Fortwo: un’era di mobilità urbana si conclude

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.