Politica
Giustizia, dal Cdm via libera alla riforma. Stop al reato di abuso d'ufficio
Un solo disegno di legge, 8 articoli: il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, porta oggi in Consiglio dei Ministri il Ddl con le modifiche
Nel nome di Silvio Berlusconi il Consiglio dei ministri si appresta, così, a dare il via libera al primo pacchetto di riforme sulla giustizia messo a punto dal ministro Nordio dopo un ampio confronto nella maggioranza. "La riforma della giustizia era programmata per oggi al Cdm". Il fatto che avvenga il giorno dopo il funerale di Berlusconi "si tratta di una coincidenza che se da un lato può costituire un tributo per la sua battaglia combattuta a lungo per una giustizia più giusta ha il rammarico di impedirgli di assistere al primo passo verso una riforma radicale della giustizia in senso garantista che lui auspicava", ha detto Nordio, intervistato da SkyTg24.
"È un passo importante verso un processo davvero giusto" ha assicurato il viceministro di Forza Italia Francesco Paolo Sisto, che sottolinea la "diretta partecipazione" alla stesura della riforma di Berlusconi, una ragione di più per dedicargliela. Ma il testo è destinato a dividere. Se Azione e Italia Viva apprezzano la riforma e l'Unione delle comunità montane valuta positivamente l'abrogazione dell'abuso d'ufficio, il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia esprime "preoccupazione" per le troppe "criticità", a partire dalla cancellazione del reato di abuso d'ufficio che crea "un vuoto di tutela inspiegabile".
Il leader di Azione, invece, conferma l'apprezzamento: "Noi voteremo la riforma di Nordio perché è esattamente quello che abbiamo proposto noi", dice Carlo Calenda a SkyTg24. Sull'abuso d'ufficio, sottolinea, c'è la proposta di legge presentata in Parlamento dal nostro Responsabile Giustizia Enrico Costa. Ma per Calenda anche gli altri provvedimenti della riforma Nordio sono "di buon senso" a cominciare dalla stretta sulle intercettazioni: "Si tratta di riforme molto moderate, molto equilibrate e poi sono quelle che abbiamo già proposto noi, sarebbe davvero difficile non votare", spiega il leader di Azione.