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La Russa attacca i giudici: "Bisogna riscrivere la Costituzione sulla divisione dei poteri". Schlein: "Parole gravi"

di redazione politica

Il presidente del Senato: "Tutto ha funzionato fino a Tangentopoli, poi le cose sono cambiate". Opposizioni in rivolta

Scontro governo-magistrati, La Russa fa infuriare Schlein: "Vuole riscrivere la Costituzione, parole gravi"

Prosegue lo scontro tra governo e magistrati dopo la decisione dei giudici di far tornare in Italia i migranti mandati in Albania a causa della provenienza di quelle persone da "paesi non sicuri". La premier Meloni non è intenzionata a fare passi indietro sull'accordo stipulato con il premier albanese Rama e già nella giornata di oggi è in programma un Cdm ad hoc per definire la lista dei paesi sicuri e scavalcare la decisione dei magistrati. Ad alimentare ulteriormente le polemiche però ci pensa il presidente del Senato Ignazio La Russa: "La destra, che vuole governare, - dice La Russa a La Repubblica - vorrebbe rispetto per le prerogative della politica. Ed è per questo che dobbiamo chiarire questa zona grigia. Perché altrimenti non si capisce quale sia il confine tra le funzioni della giustizia e quelle della politica. Insieme, in modo concorde - maggioranza, opposizione, magistrati - dobbiamo perimetrare questi ambiti".

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"Penso che alcuni magistrati- aggiunge La Russa a La Repubblica - vogliano affermare la propria visione della società e della politica attraverso la giurisdizione. Leggo che Santalucia dice: "La nostra è una Costituzione progressista. In realtà l'hanno scritta cattolici, liberali, comunisti, conservatori. Capisco che possa affermare che è permeata da spirito antifascista, ma non è progressista. A chi spetta definire esattamente i ruoli della politica e della giustizia? Alla Carta costituzionale. In passato tutto sembrava funzionare. Dopo Tangentopoli non è più stato così. Ci sono magistrati che vanno oltre, dando la sensazione di agire con motivazioni politiche".

Immediata arriva la replica della segretaria del Pd Elly Schlein: "Le affermazioni del ministro Nordio prima e del presidente del Senato La Russa poi sono gravissime. Per altro - dice Schlein ad Agorà su Rai3 - uno che nella vita aveva fatto il magistrato dovrebbe sapere che in Costituzione c'è un principio, quello della separazione dei poteri che è messo proprio a garanzia dei cittadini e dei loro diritti democratici. Qui- prosegue - chi sta andando oltre le proprie prerogative è proprio questo governo che vorrebbe rimettere mano, impariamo oggi addirittura da altre gravi parole del presidente del Senato, vorrebbe rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri".