Laura Boldrini e Carlo Calenda in cerca di visibilità - Affaritaliani.it

Politica

Laura Boldrini e Carlo Calenda in cerca di visibilità

Giuseppe Vatinno

L'ultima trovata è un fantomatico Fronte Repubblicano

Laura Boldrini non molla, anzi torna all’attacco, sebbene sia stata miracolata alle ultime elezioni  dal paracadute proporzionale che l’ha riportata in Senato, dopo una sonora batosta nel maggioritario, in cui ha perso clamorosamente, punita dagli elettori per la sua politica parolaia fatta di storpiamenti linguistici di genere, per cui suscitò il rimprovero anche dell’allora Presidente della Repubblica, e battaglie contro la libertà di espressione nel web camuffandole in lotta alle fake news (che se fosse vero sarebbe cosa ammirevole, ma in realtà poi nel calderone ci sono finiti anche chi semplicemente la criticavano).

Quindi, non contenta di essere stata una delle peggiori Presidentesse della Camera dei Deputati che la storia repubblicana ricordi torna ora alla carica, visto che il mandato è a rischio e questa volta per lei sarebbe quasi impossibile compiere di nuovo un altro miracolo facendosi rieleggere.

In queste ore sta esternando, diciamo così, sul fatto che un partito polverizzato dalle elezioni, cioè Liberi ed Uguali, debba ore ricompattarsi con il Pd a guida (occulta, ma mica tanto) ancora renziana e questo alla faccia di tutto quello che lei e i suoi colleghi dirigenti di partito hanno rovesciato in questi mesi addosso all’ex Presidente del Consiglio.

Ed ecco allora che viene lanciato un fantomatico “Fronte Repubblicano”, nuova denominazione di un minestrone vecchio e stantio formato, sulla carta e con tipica fusione a freddo, dal Pd guidato da Paolo Gentiloni, da Leu e addirittura affiancato dall’altro homo seminovus della sinistra, Carlo Calenda, che da mesi si sta sbracciando e sbattendo per farsi notare ad ogni costo, un po’ come quelli che si volevano fare a tutti i costi la foto con Obama da Presidente.

Calenda smania, si agita, suda ed è sempre presente, vuole dire sempre la sua e da liberista anarco - capitalista e confindustriale assistente di Montezemolo Carlo il Rosso è adesso è diventato komunista con la “k”, però si badi bene, comunista europeista, non comunista semplice.