Ballottaggi, Lega-M5S contatti continui. Desistenza anti-Pd e anti-Renzi - Affaritaliani.it

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Ballottaggi, Lega-M5S contatti continui. Desistenza anti-Pd

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Lega-M5S, tutta la verità sui contatti, nonostante le smentite ufficiali

"Interessi convergenti tra noi e loro. L'obiettivo è avere il minor numero possibile di sindaci del Partito Democratico". Con queste parole un esponente ai massimi livelli della Lega Nord rivela ad Affaritaliani.it che i contatti con l'entourage di Luigi Di Maio ed Alessandro Di Battista stanno continuando anche in queste ore nonostante le numerose smentite di accordi o alleanze arrivate soprattutto dai pentastellati.

Anche nel Carroccio non parlano di intesa, ma appunto di "interessi convergenti". In vista del referendum istituzionale di ottobre, sul quale Renzi si gioca tutto, sia la Lega sia i 5 Stelle hanno l'interesse ad avere sul territorio il minor numero possibile di sindaci Pd proprio per togliere al premier una parte di gran cassa mediatica durante la campagna referendaria.

Quella tra la Lega e il M5S è una sorta di "desistenza" come quella che negli anni '90 la sinistra radicale e Rifondazione Comunista adottavano per favorire Romano Prodi contro Silvio Berlusconi. Nessun apparentamento, nessuna indicazione ufficiale (tanto che tutti continuano a smentire intese) ma, dietro le quinte, si lavora i parlamentari leghisti e l'entourage di Di Maio e Di Battista.

Il risultato di questo nuova forma di "desistenza" sarà l'invito informale e sottotraccia agli elettori 5 Stelle di votare Stefano Partisi a Milano e Lucia Borgonzoni a Bologna, mentre i leghisti (ma lo stesso discorso vale anche per Fratelli d'Italia) voteranno Chiara Appendino a Torino a Virginia Raggi a Roma. Stesso discorso per Ravanna, Trieste, Novara, Varese e per tutti i ballottaggi che vedono il Pd in campo (o con il Centrodestra o con il M5S).

In questi giorni sono state numerose le telefonate tra i parlamentari, i caffè a Roma e sul territorio, gli sms, le mail e i whatsapp (a ogni ora, dalla mattina presto alla sera tardi) tra leghisti e pentastellati. Anche se nel M5S non tutti sono d'accordo. Carla Ruocco, Roberto Fico, ad esempio, si oppongono a ogni tipo di contatto. Che infatti viene tenuto con l'entourage di Di Maio e Di Battista. L'"interesse convergente" è quello di dare un primo colpo a Renzi per abbattere Pd e governo con il referendum di ottobre.