Legge elettorale, 59 franchi tiratori in azione alla Camera
I numeri che hanno affossato l'accordo a 4 sulla legge elettorale
Sono stati 59 i franchi tiratori in azione nel voto a scrutinio segreto sulla legge elettorale che ha portato all'approvazione di due emendamenti identici presentati da Riccardo Fraccaro (M5s) e Michela Biancofiore (Fi) sulla circoscrizione del Trentino sui quali la Commissione aveva espresso parere contrario. Al netto degli 82 deputati pentastellati presenti che, prima della votazione, hanno dichiarato in aula con Fraccaro il voto a favore dell'emendamento, al patto a quattro sulla legge elettorale sono mancati 59 voti. Dai tabulati della votazione segreta che registra soltanto i partecipanti al voto, i non partecipanti e i deputati in missione, infatti, gli esponenti della maggioranza allargata pro sistema italo tedesco che hanno partecipato alla votazione 'incriminata' sono stati 397 (46 di Fi, 18 Lega, 246 Pd, 82 M5s e 5 delle minoranze linguistiche). A questi vanno sottratti gli 82 pentastellati che hanno dichiarato avrebbero votato a favore della proposta di modifica contro il parere del relatore di maggioranza Emanuele Fiano (Pd). Restano 315 deputati che, nel rispetto del patto, avrebbero dovuto votare no agli emendamenti Fraccaro-Biancofiore. I no invece si sono fermati a 256, ben 59 in meno di quanto ci si aspettasse, contro 270 voti a favore: 59 'franchi tiratori' che hanno fatto la differenza perché se avessero votato secondo le indicazioni della Commissione la proposta che ora rischia di affossare la legge elettorale non sarebbe passata.