Politica
Legge elettorale, ecco il sistema tedesco in salsa italiana
Punto per punto la nuova legge elettorale
E' un sistema tedesco rivisto in salsa italiana, quello su cui i principali partiti si stanno accordando per la legge elettorale. Del modello in uso nella Repubblica federale, ha l'impianto proporzionale e la soglia al 5%, ed anche i collegi uninominali: ma mentre in Germania questi ultimi sono maggioritari (il candidato piu' votato e' eletto), in quello italiano essi hanno una distribuzione proporzionale, in parte simile al "Provincellum".
Ecco il testo che l'ANSA e' in grado di anticipare:
L'Italia (compreso il Trentino Alto Adige) viene divisa in 308 collegi e in 27 circoscrizioni che coincidono con le Regioni, tranne le piu' popolose divise in piu' circoscrizioni (2 in Piemonte, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia, 3 in Lombardia). I partiti presentano dei listini di 2-6 nomi in ciascuna circoscrizione e un candidato in ciascuno dei 308 collegi uninominali.
L'elettore ha un solo voto con cui sceglie il candidato del suo collegio e la lista di partito collegata (in Germania ci sono due voti, per cui si puo' votare in modo disgiunto). A questo punto si contano i voti in tutta Italia e si stabilisce, in base alla percentuale, quanti seggi spettano a ciascun partito a livello nazionale e poi a livello circoscrizionale.
In ogni circoscrizione i partiti fanno una classifica dei propri candidati secondo il seguente criterio: primo il capolista del listino bloccato; seguito dai candidati che hanno vinto dei rispettivi collegi sulla base del maggior numero di suffragi ottenuti; seguono gli altri candidati del listino bloccato e infine i candidati che nei collegi non hanno vinto.
Da questa classifica si estraggono in ordine gli eletti di ciascun partito. Un candidato si puo' presentare in un collegio uninominale e in tre listini bloccati, come nel Mattarellum.