Luigi Di Maio "molesta" di nuovo Macron con un video - Affaritaliani.it

Politica

Luigi Di Maio "molesta" di nuovo Macron con un video

Di Maio espone l'Italia per proprio tornaconto

Le manovre di Luigi Di Maio sono francamente imbarazzanti ed ancor più lo è questa ultima che vede come destinatario il Presidente francese Emmanuel Macron.

Di Maio -che è bene ricordarlo- è vicepresidente della Camera ha evidentemente una predilezione per il giovane presidente francese visto che già a luglio del 2017 aveva inviato un video a Macron,

https://www.youtube.com/watch?v=oWaag3t2PoQ, in cui voleva rendere edotto il politico d’oltralpe sul “regolamento di Dublino” e si rattristava che i migranti economici non potessero raggiungere la Francia (o la Germania). Un video francamente imbarazzante per i toni e la modalità di contatto -via web- che mostra le idee confuse (ovviamente Macron i migranti non li vuole) di Di Maio che -in buona sostanza- si lamenta che i migranti non possano raggiungere la Francia (sic) e che fa il paio con le sue affermazioni ad un convegno tenuto ad  Ivrea sui “rumeni criminali” che -citando dati contestati- provocarono le reazioni dello stesso ambasciatore e dell’intera comunità: http://www.iltempo.it/politica/2017/04/12/news/m5s-di-maio-di-nuovo-nella-bufera-40-romeni-criminali-e-polemica-1027093/

Questa volta invece Di Maio cerca di convincere Macron che il Movimento Cinque Stelle non è un partito populista ma bensì solo “popolare”, ma che lo dipingono così solo i tanti nemici che lui e Grillo hanno in Italia per screditarlo a livello internazionale. Operazione abbastanza inutile la sua visto che, proprio nella scorsa estate Di Maio fu protagonista dell’ennesima imbarazzante gaffe su dei presunti Canadair che lui avrebbe richiesto ed ottenuto dalla Francia per combattere gli incendi nei boschi italiani. La fantasiosa affermazione fu subito smentita dalla stessa ambasciata francese: http://www.gazzettadiparma.it/news/italia-mondo/448029/canadair-all-italia-l-ambasciata-francese-smentisce-di-maio.html

Insomma, Di Maio ricorda un po’ quegli stalker che prendono di mira il loro personaggio prediletto e lo “molestano” con richieste inopportune e tentativi di mettersi in mostra sfruttando la luce riflessa.

Per carità, in questa epoca di perdita di qualsiasi confine tutto sembra essere ammesso a un politico in cerca di voti e di visibilità, ma il discorso cambia se si tratta del vicepresidente della Camera italiana che non rappresenta solo sé stesso, ma un intero popolo e con il suo fare inusitato ci espone indubbiamente come nazione sovrana nel consesso mondiale.