Politica

Il M5s di Grillo non esiste più, ora comanda solo Conte. Ma la base chiede di non posizionarsi politicamente

di redazione politica

Cambia tutto dopo la Costituente: nuovo simbolo, linea progressista e alleanze "ma solo con accordo programmatico preciso"

M5s, il "grillicidio" è compiuto. Ecco tutte le modifiche approvate: nasce il partito di Conte

Il M5s fondato da Beppe Grillo non esiste più. Dopo l'assemblea costituente non ci sono più dubbi, il comando passa nelle mani di Giuseppe Conte. Ha vinto la sua linea, la figura del garante nel Movimento è stata abolita e alcune delle regole più rigide sono state cancellate, via libera anche al terzo mandato. Queste le principali modifiche. Gli iscritti del M5s - riporta Il Corriere della Sera - oltre a togliere i poteri a Grillo hanno dato il via libera anche a molti altri temi che cambiano totalmente la faccia dei 5 Stelle. Sì alle alleanze ma con un contratto ("un accordo programmatico preciso"), sì al superamento del tetto dei due mandati (anche se in questo caso l’opzione più votata è dare la palla in mano ai vertici con deroghe per sindaci e governatori), sì a definirsi progressisti, sì ai canali di informazione targati M5s, sì anche a eventuali modifiche di nome e simbolo decise dal consiglio nazionale, via libera anche al tesseramento.

Leggi anche: M5S, passa la linea di Conte all'assemblea costituente. Abolito il garante e stop al limite dei due mandati. "Progressisti indipendenti"

Alle 16.23 alla Costituente - prosegue Il Corriere - viene letto l’esito del quesito. "Eliminazione del ruolo del garante". I sì sono il 63,2% i no il 29,1%. Il resto sono astenuti. In totale i votanti sulla domanda clou dell’assemblea sono 54.452 pari al 61,2%. I sì che "condannano" Grillo sono 34.438, i no 15.840. Quando viene dato l'annuncio ufficiale il pubblico in sala applaude. Tra i big c’è chi, come Chiara Appendino, si smarca, ringrazia Grillo e commenta: "Le differenze politiche non possono cancellare la nostra storia". E Roberto Fico: "Non ho condiviso il boato della platea".

Conte rischia di trovarsi di fronte a un dilemma con i propri elettori: 12.624 militanti (su 48.112) optano per non avere alcun posizionamento politico. Sono il 27%. Solo il 28% è contrario a cambiare la regola del doppio mandato. Una minoranza molto simile, come numeri e consistenza, a quella che si è schierata con Grillo, quindi la regola tanto cara all'ex garante viene abolita. Ora che il fondatore è stato messo alla porta, cosa accadrà? C’è chi tra i movimentisti commenta amaro: "Conte sarà il nuovo Renzi, oggi il M5s ha perso un terzo dei propri elettori".

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI POLITICA