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M5s, Di Maio attacca:"Di Battista non ponga condizioni, non siamo in ostaggio"

Il ministro degli Esteri non chiude all'ipotesi di ricandidarsi come leader: "Vedremo, a tempo debito lo dirò"

M5s, Di Maio attacca:"Di Battista non ponga condizioni, non siamo in ostaggio"

Ormai la guerra all'interno del Movimento 5 stelle è ufficialmente partita. Gli Stati Generali hanno evidenziato le profonde divisioni interne e anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ormai non ne fa più segreto. "I 5 stelle hanno lo spirito del movimento - spiega Di Maio a Repubblica - e dotarsi di una struttura non significa certo rinnegare i propri principi. Le anime sono diverse, i nostri modelli di partecipazione alternativi ai partiti, ciononostante abbiamo deciso di evolverci e di costruire qualcosa di più solido. L’idea di coinvolgere la società civile è stata nostra prima ancora del 2013. E io penso che per alcuni aspetti siano stati i partiti a cominciare a emulare il Movimento. Una cosa è certa, dopo ieri c’è un prima e un dopo. E io sono contento dei profondi cambiamenti apportati alla nostra organizzazione".

"Io leader? A tempo debito - prosegue Di Maio a Repubblica - farò le mie valutazioni. Ora è prematuro. Un capo delegazione già c’è, quel che chiedo è che il Movimento faccia pesare di più il suo ruolo. Non è una critica a Bonafede, che ha tutta la mia fiducia, ma dobbiamo migliorare il lavoro di squadra, possiamo fare molto di più. Da questa due giorni è venuta fuori chiara l’esigenza di spostare alcuni servizi di Rousseau direttamente alle dipendenze del Movimento. Tra questi, quelli che ne garantiscono l’autonomia economica e quelli che riguardano la certificazione delle liste elettorali. È opportuno trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti e che, soprattutto, rafforzi il M5S. O si capisce che l’obiettivo è uno e si rema tutti nella stessa direzione, oppure la vedo dura. Il contratto di servizio è un’ipotesi. Su Di Battista. "Pone le condizioni chi tiene in ostaggio qualcosa o qualcuno. Qui non ci sono ostaggi. Ognuno di noi è artefice del proprio destino. E Alessandro può dare tanto, spetta solo a lui".