Politica

M5s, Grillo avvia una raccolta fondi: le cause legali contro l'avvocato Conte costano troppo

di redazione politica

Il problema della parcella del legale del garante: "Posso pagarti attraverso un crowdfunding?"

M5s, Grillo cambia strategia con Conte: troppo costosa la via legale

Beppe Grillo continua la sua battaglia con Giuseppe Conte, non solo dal punto di vista mediatico con diverse frecciatine rivolte al leader del M5s, ma anche legale. La causa giudiziaria minacciata ma non ancora intrapresa rischia di costare cara a livello politico ma anche economico, da qui la decisione del garante di fare un passo indietro. "Ora fermiamoci con le carte bollate, voglio sconfiggere Conte sul piano mediatico". Il co-fondatore del M5S avrebbe deciso di togliere il piede dall'acceleratore per quanto riguarda l'offensiva legale contro l'ex presidente del Consiglio e di tenere un profilo più basso, pur senza rinunciare a qualche stilettata via social.

Leggi anche: Gli elettori del M5S stanno con Conte, Grillo bocciato. Gli italiani: campo largo impossibile

Questo cambio di strategia sarebbe dovuto a diversi motivi. Di natura economica, innanzitutto: parliamo della parcella chiesta a Grillo dall'avvocato Pieremilio Sammarco (spese che il comico genovese avrebbe proposto di onorare attraverso un crowdfunding, una raccolta fondi) ma soprattutto del rischio, più che concreto, - in base a quanto riporta l'Adnkronos - di perdere lo scudo legale garantito dal M5S e il contratto di consulenza da 300mila euro l'anno che lega Grillo al Movimento. Senza trascurare le ragioni prettamente giuridiche: nel parere richiesto dal garante, infatti, l'avvocato Sammarco in buona sostanza avrebbe spiegato a Grillo che le sue speranze di impugnare un eventuale voto degli iscritti su nome, simbolo M5S e regola del doppio mandato sono ridotte al lumicino.