M5S, Grillo nell'hotel di Mario Monti. Letteralmente a cinque stelle

di MONICA SETTA

"Lui che fa le pulci alla politica, in realtà a Roma alloggia in un albergo a cinque stelle con un maggiordomo a disposizione". Quante volte abbiamo sentito dire questo di Beppe Grillo? Quante volte abbiamo cercato di fare "i conti in tasca" al leader dei Cinque stelle che nella capitale ha scelto come suo head quarter l'Hotel Forum, l'hotel dove Mario Monti decise - in una famosa veglia notturna a base di caffè- di accettare la premiership? Ebbene, noi di Affaritaliani.it siamo entrati nel "tempio" laico dei Pentastellati ed abbiamo fotografato tutti i luoghi dove Grillo ha ricevuto ospiti illustri: dal presidente Tunisia a quello dell'Uruguay.
 

Grillo in riunione al forum

Ha un tavolo prenotato nel roof ed una camera ( la famosa 302 ) dove spesso si fa portare per cena piatti assai semplici, come gli spaghetti al pomodoro. Ma chi conosce bene l'ex comico ē il maitre spagnolo del ristorante Antonio Del Valle, un signore molto affabile e riservatissimo che prima di concederci le sue confidenze chiama al telefono il proprietario, l'architetto Troiani. "Posso rispondere ad una giornalista?". Troiani acconsente purchè vengano diffuse solo informazioni che non siano invasive o vadano a sconfinare nel diritto alla privacy.
 

Il salottino riservato di Grillo al forum

Iniziamo dunque con i prezzi. Pranzare al Forum costa molto meno di quanto si possa immaginare, 35 euro al brunch della domenica che comprende perfino ostriche & sushi. " Ma Grillo ē una persona semplice e sobria" spiega Del Valle " ordina pastasciutta con il pomodoro oppure il suo piatto preferito ē il pesce al sugo. Lo facciamo cucinare dallo chef per lui che, per il resto, non fa mai richieste extra. Cerca anzi di risparmiare  e quando consuma lunghe riunioni di lavoro con i suoi stretti collaboratori, beve solo o Caffē. Mai flute di champagne, mai nulla di straordinario".
 

Il tavolo riservato di Grillo

Fedele alla glasnost che si ē imposto, Grillo riceve nel salottino al piano terra che vi mostriamo in queste foto esclusive per Affaritaliani.it. Qui anche la settimana scorsa ha avuto una serie di incontri. Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha trascorso quasi l’intera settimana nella capitale per sostenere e agevolare l’azione del sindaco pentastellato Virginia Raggi. A riprova di quanto il Movimento ritenga fondamentale l’azione della giunta pentastellata a Roma per le sorti nazionali del Movimento. E’ stata anche la settimana decisiva per il via libera al progetto Parnasi-Pallotta con il nuovo stadio per la squadra di calcio della Roma.

Pesce al pomodoro per Grillo
 

Un progetto limato e rivisitato rispetto a quello originario che aveva avuto il via libera della giunta Marino. Alla fine coloro che erano stati ribattezzati come i signor No, ovvero i pentastellati al governo di Roma, hanno detto sì. Sì al nuovo stadio per la Roma. Sì al progetto Pallotta-Parnasi. Ma con molti paletti, tagli di cubature e pure, però, anche meno opere pubbliche pagate dai privati che erano legate al progetto originario su cui la giunta di Ignazio Marino aveva dato il via libera.
 

Tavolo-Di Maio-Di Battista-Grillo

È stata la stessa prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, più volte ospite di Grillo nel roof del Forum, ad annunciare l’accordo con Pallotta-Parnasi: “Tre torri eliminate; cubature dimezzate, addirittura il 60% in meno per la parte relativa al Business Park; abbiamo elevato gli standard di costruzione a classe A4, la più alta al mondo; mettiamo in sicurezza il quartiere di Decima per gli allagamenti; realizzeremo una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido”. E ancora: “Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio e lo abbiamo trasformato in una opportunità per Roma. Abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla realizzazione dello stadio, ma nel rispetto della legge e per il bene della nostra citta.

Il nuovo progetto prevederebbe 500 mila metri cubi al posto del milione previsto nel progetto originario (quello cui aveva dato l’ok la giunta Marino). Il piano regolatore nell’area prevede un’edificabilità di 350 mila di metri cubi ma per la legge sugli stadi la struttura sportiva stessa e gli spogliatoi sono fuori da questo conteggio. Tornando al capitolo prezzi, la camera di Grillo ha un costo standar (trovate i prezzi aggiornati ad horas sul sito dell'albergo) ma ovviamente lui gode di un forfait. Ma non vuole sconti, precisano fonti della proprietà, anche perché loro non ne fanno. A nessuno. Bravi.