Politica
M5s Roma; la Raggi perde anche l'assessore Colomban: è il 14mo abbandono
Continuano le defezioni nell'amministrazione pentastellata della Capitale. Uno "stellicidio" che sembra non arrestarsi mai
Anche l'assessore Massimo Colomban abbandona la giunta Raggi. Mentre Virginia si trova alle strette con il possibile rinvio a giudizio, mentre il flop alle elezioni amministrative offusca ancor di più la sua stella e mentre ricompaiono le intercettazioni che la vedono protagonista con l'ex braccio destro ora agli arresti domiciliari Raffaele Marra, ecco arrivare l'ennesima tegola. L'assessore alle Partecipate, fedelissimo dei Casaleggio, se ne va ed è lui stesso ad annunciare la sua dipartita che avverrà il prossimo settembre.
Un'avventura romana, quella di Colomban, costellata da parecchi scontri. Il primo con l’ex assessora all’Ambiente Paola Muraro, sul destino di Multiservizi, i cui dipendenti a rischio del posto di lavoro oggi vedono come la peste la giunta Raggi. Dopo varie scintille, le tensioni divampano a fine maggio, e stavolta l'assessore alle Partecipate finisce ai ferri corti con Andrea Mazzillo, l’assessore al Bilancio che dispone il trasferimento di alcune competenze di Risorse per Roma in AequaRoma, società di riscossione dei tributi locali. Quando poi arriva l'assestamento di bilancio, e alcuni redde rationem anche sulle scelte di investimento fatte dalla Giunta Raggi, Colomban chiude tutto e annuncia l'addio. Tempismo perfetto, sottolineano in molti, attribuendo la decisione dell'imprenditore veneto all'inesorabile separazione del destino della giunta Raggi dal M5s, dopo la batosta alle elezioni amministrative.
Colomban è il quattordicesimo personaggio di spicco dell'amministrazione Raggi ad abbandonare. Il primo fu Andrea Lo Cicero, dato per certissimo assessore allo Sport e poi messo alla porta. Quindi in un sol colpo se ne vanno la Capo di Gabinetto Carla Raineri, l'assessore al Bilancio Marcello Minenna, l'Amministratore Unico di Ama Alessandro Solidoro, l'Amministratore di Atac Armando Brandolese e il direttore generale di Atac Marco Rettighieri. Poi è la volta dell'appena nominato Assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis. E quindi il ragioniere Generale Stefano Ferrante. Dopodiché tocca all'assessora all'ambiente Paola Muraro e, causa arresto, al capo del personale Raffaele Marra. Il caposegreteria Salvatore Romeo è costretto da Beppe Grillo a fare le valigie, e Daniele Frongia deve lasciare l'incarico di vicesindaco. Ecco poi dare forfait l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, e quindi il presidente di municipio Paolo Pace, poi passato a Fratelli d'Italia. Senza contare i tanti assessori e consiglieri municipali passati ad altri partiti e la consigliera comunale Cristina Grancio, sospesa dal M5s.
Lo "stellicidio" continua.