Politica
M5s, scissione non più rinviabile. 40 parlamentari salutano, Morra leader
La decisione di Di Battista di lasciare il Movimento ha avuto conseguenze immediate
M5s, scissione non più rinviabile. 40 parlamentari salutano, Morra leader
Il governo Draghi ormai è cosa certa e lo è altrattanto la presenza del M5s, dopo il voto su Rousseau, ma non è stato certo plebiscitario. Una larga fetta dell'elettorato è chiaramente contraria a questa scelta. La prima conseguenza è stata l'uscita di scena di Alessandro Di Battista, che ha lasciato i grillini. Subito si è scatenato un effetto domino, con 40 parlamentari - si legge sul Corriere della Sera - pronti a votare no alla fiducia e di conseguenze a ufficializzare una scissione, ormai non più rinviabile. La novità è che probabilmente l’ala ribelle si sfilerà in buona parte dalla corsa all’organo collegiale. I big come Nicola Morra e Barbara Lezzi probabilmente si ritaglieranno un ruolo da "sentinelle" del Movimento.
L’ala contiana storce il naso e fa buon viso a cattiva sorte. C’è anche chi scarica l’ex premier: «Ha appoggiato Di Maio, chieda a lui». Il clima generale tra gli anti- governisti è di rassegnazione. «Tra due anni non rimarrà più nulla», profetizzano alcuni parlamentari con amarezza. E attaccano il garante: «Grillo ha ucciso l’entusiasmo a tutti». Anche i più irriducibili si dicono «pronti a sfilarsi». In pista per la guida del Movimento potrebbe rimanere invece Danilo Toninelli. L’ex ministro, che ha difeso le ragioni del no, commenta: «Il voto va rispettato». Ora bisognerà capire le prossime mosse: l’ala ribelle ormai conta circa 10-15 senatori e 20-25 deputati.