Politica

Mafia, guai per il candidato sindaco e rettore di Sassari: "Non mi ritiro"

di redazione politica

Gavino Mariotti, candidato alle comunali di giugno e sostenuto da FdI e FI, secondo l'accusa sarebbe il capo di un sodalizio criminale in Sardegna

Mafia, Gavino Mariotti: "Non mi ritiro, i vertici dei partiti romani non lo vogliono"

Una nuova inchiesta per mafia tocca la politica. Il candidato sindaco a Sassari, nonché rettore dell'università di Sassari, è accusato dalla Dda di essere a capo di un sodalizio criminale. Gavino Mariotti, che corre alle comunali di giugno col sostegno di FdI e FI, è finito sotto inchiesta con altre 33 persone - in base alle accuse e a quanto riporta Il Fatto Quotidiano - per aver diretto un'associazione a delinquere di tipo mafioso che operava in Sardegna "per commettere anche con attività intimidatorie delitti di peculato, abuso d’ufficio, corruzione di pubblici ufficiali, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti oltre che per favorire la latitanza di affiliati. "Ho il cuore a pezzi, - dice Mariotti - è un momento difficilissimo ma i vertici romani dei partiti di centrodestra che mi sostengono mi hanno impedito di rinunciare alla candidatura a sindaco di Sassari".

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Mariotti - stando all'accusa e lo riporta Il Fatto - avrebbe assicurato la sua "incondizionata disponibilità ad agevolare gli affiliati e le persone contigue per la realizzazione degli obiettivi di volta in volta perseguiti, come le nomine dirigenziali nella sanità, assunzioni nella Pubblica amministrazione, accesso privilegiato al credito bancario, agevolazioni nelle prestazioni sanitarie fornite dal servizio pubblico". Mariotti ha sostenuto nella conferenza stampa di non aver mai perseguito interessi personali: "Mi sono candidato a sindaco solo per il bene della città". Tra 20 giorni la Dda deciderà se chiedere il rinvio a giudizio degli indagati.