Politica
Roma, Marino "osteggiato da forze aliene", dice il Divino Otelma
Per capire cosa accadrà a Roma serve un'opinione trascendente. Per questo Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori di ECG Regione, format trasmesso da Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), hanno telefonato al Divino Otelma.
Otelma si è pronunciato sul futuro della Capitale: "Marino non ritirerà le sue dimissioni entro i famigerati venti giorni che inizieranno a decorrere da oggi. Non è totalmente stupido. Da questo punto di vista non ci saranno sorprese. Marino è stato osteggiato da forze aliene e alla fine è dovuto cadere per forza in una battaglia troppo più grande di lui".
Ma, aggiunge il Divino Otelma, che la sconfitta a Roma sarà del Partito Democratico, più che di Marino: "Renzi e i suoi ex democratici sicuramente perderanno la Capitale alle prossime elezioni. I romani hanno capito che del Partito Democratico non c'è assolutamente da fidarsi. Marino si ricandiderà con una lista civica e prenderà molti voti, anche se sicuramente non riuscirà ad essere nuovamente eletto. Comunque non credo che a Roma si voterà in primavera. Con la scusa del Giubileo posticiperanno il voto".
Secondo Otelma nelle prossime elezioni capitoline vinceranno i Cinque Stelle, ma ad una condizione: "Grillo deve avere il coraggio di candidarsi in prima persona come sindaco di Roma. Se si candiderà Beppe, Roma sarà certamente e senza ombra di dubbio alcuno governata dal Movimento Cinque Stelle".
Il Divino Otelma, prima di tornare a parlare di Roma, si concede una digressione sulla politica estera: "Obama, il mulatto, non ci sta capendo niente. Lunga vita a Putin, l'Atleta Russo, che ha finalmente capito che con i tagliatori di gole dell'Isis non si parla. Servono più carrarmati e meno parole. Obama è come Renzi, solo fumo. Obama è il duce puffo d'America".
Prima di chiudere il Divino Otelma, però, si è lasciato andare ad una clamorosa considerazione: "Potrei candidarmi io a Sindaco di Roma. Sicuramente sotto la mia guida e con il mio buon governo la Capitale d'Italia tornerebbe al suo originario splendore e ricomincerebbe a brillare di luce propria ed eterna".