Politica

Maltempo in Emilia-Romagna, troppe risorse non utilizzate: uffici incapaci

di Ezio Pozzati

Le organizzazioni che possono prestare la propria specializzazione sono molte, ma non vengono utilizzate dai vari uffici e direzioni competenti

Maltempo in Emilia-Romagna, troppe risorse non utilizzate

Sono stato attratto da due titoli di giornali per l'istituzione di Commissari straordinari: il primo riguarda la siccità (per l’attuazione di queste misure si prevede una governance che comprende: l’istituzione della cabina di regia; la nomina di un Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2023 e potrà essere prorogato fino al 31 dicembre 2024), il secondo è la richiesta del Presidente della Regione Emilia Romagna di un Commissario straordinario per la calamità che ha ferito profondamente la popolazione ed il territorio.

LEGGI ANCHE: Maltempo Emilia Romagna: "La legge voluta da Bonaccini ha peggiorato le cose"

Premetto che non ho niente contro i Commissari straordinari (ho avuto l'onore di conoscere l'On. Giuseppe Zamberletti padre fondatore della Protezione Civile Italiana), ma in un mondo ormai diventato moderno per la velocità di comunicazione e per la possibilità di organizzare velocemente interventi mirati, mi sembra che questa ricerca spasmodica di avere persone “specializzate” sia un po' anacronistico.

LEGGI ANCHE: Maltempo, BPER Banca lancia la raccolta fondi “Uniti per l’Emilia-Romagna”

Perché? Ho voluto dare un'occhiata e quelle che sono le entità di intervento in Italia che partono dalla Protezione Civile ai Vigili del Fuoco, dalle Forze Armate alla Croce Rossa, (scusate se tralascio qualcuno) senza scordare i tanti volontari che silenziosamente prestano la loro opera indefessamente e cosa ne ho tratto?