Politica
Matteo Renzi, un politico di razza che merita rispetto
In un’atmosfera di totale ipocrisia il politico fiorentino e i suoi uomini appaiono giganti di democrazia.
Difficile dare torto a Matteo Renzi che ieri, coerente di fronte a tutti e soprattutto a se stesso, ha inchiodato alle responsabilità molti attori dell’attuale Governo deficitario guidato dal premier Conte.
Un gesto annunciato reso ancora più credibile perchè sul piatto il fiorentino ha messo le dimissioni di due ministri e di un sottosegretario. Tre personaggi che per meriti e stili professionali avrebbero avuto tutto il diritto di rimanere al loro posto e con lode. Non altrettanti meriti di restare avrebbero invece altri ministri responsabili, ad esempio, dei disastri di trasporti, scuola e salute.
La spada renziana è entrata come il burro nel magma untuoso di un governo che, pur in una stagione di oggettiva difficoltà, ne ha fatte poche di cose giuste e soprattutto non ha mai riconosciuto gli errori salvo il fatto di cercare in tutte le maniere di mantenere poltrone e privilegi.
Ma come dargli torto quando Matteo Renzi ,che per questa mossa è stato pure accusato non solo di essere un traditore ma pure uno scorpione killer, mette in fila una serie di mancanze grandi come case che si sono “pappate” la democrazia in un battibaleno.
Come dargli torto quando chiede che documenti importanti come quelli del Recovery Plan, che ipoteca il futuro del paese, devono almeno essere letti e non mandati alla firma al buio.
Come dargli torto quando elenca, come in un rosario, tutte le debacle di una maggioranza incollata alla poltrona solo per evitare che gli italiani mettano qualcun altro.
Come si fa accettare il comportamento di un premier che prima dice che uno strappo non sarebbe perdonato in alcun modo e poi, dieci minuti prima dello stesso, propone un fantomatico patto di legislatura.
E che dire dell’ultima sparata del leader grillino , il comico Beppe Grillo che propone un patto fra tutti i partiti. Lui che della ‘purezza politica della razza grillina’ ne aveva fatto una bandiera minacciando di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno.
Certo che in un momento storico dove sconosciuti virologi diventano opinionisti politici e suggeriscono di evitare elezioni o di massacrare il paese a livello economico, dove politici inventati nascondono errori madornali, dove giornalisti giustizialisti chiamano i responsabili patrioti perchè adesso fanno comodo, un politico di razza che sceglie di dire le cose come stanno senza fare riverenze e sconti a nessuno è davvero una merce rara e merita rispetto.
Unico neo in questo storytelling è il fatto che questo debole Governo è nato soltanto grazie alla “mossa del cavallo” dello stesso ex sindaco e questo è sicuramente il suo peccato originale.