Mediaset-Vivendi, Berlusconi vuole vendere tutto entro due anni
Le manovre di Berlusconi: Parisi nuovo leader di Forza Italia? "Strumento" di Berlusconi per trattare con Renzi
Che cosa c'è davvero dietro la retromarcia di Vivendi su Mediaset Premium?
La questione ovviamente non riguarda soltanto il mondo della finanza ma interessa direttamente anche quello della politica. Ambienti romani di Montecitorio, vicinissimi a Silvio Berlusconi, parlano chiaramente di una "mossa ostile" da parte di Vincent Bollorè il cui vero obiettivo sarebbe quello di scalare tutto il Biscione.
L'ex Cavaliere, reduce dall'operazione delicata al cuore, è stato colpo di sorpresa e - spiegano le fonti - cercherà di raggiungere un accordo con Vivendi. Anche perché, stando alle indiscrezioni politiche, l'intenzione del leader di Forza Italia sarebbe quella di vendere entro due anni tutte le sue aziende, o quantomeno Mediaset, in modo da "sistemare" i figli, sia di primo di secondo letto, per tutta la vita. Il problema è che Bollorè, giocando d'anticipo forse anche considerando le condizioni di salute dell'ex premier, ha cambiato le carte in tavola. Mediaset Premium avrebbe dovuto essere l'antipasto di un'operazione più ampia ma cucinata nel tempo e invece ora serve assolutamente un'intesa per non gettare tutto il progetto alle ortiche.
E' del tutto evidente - sempre secondo le fonti azzurre - che anche l'operazione Stefano Parisi leader di Forza Italia e potenzialmente del Centrodestra va inserita nel dossier Mediaset-Premium. Berlusconi ha bisogno di sedersi sui tavoli che contano, considerando anche che ora Telecom Italia è guidata dall'amico Flavio Cattaneo, è certamente non può fare la guerra a Renzi modello Salvini. Ma non può nemmeno consegnarsi al presidente del Consiglio come ha fatto finora Alfano (salvo poi cercare di recuperare il dialogo con Forza Italia).
E quindi la soluzione è quella di arrivare alla vittoria del no al referendum istituzionale, e infatti Parisi si schierato contro la modifica della Carta targata Pd, per poi potersi sedere al tavolo con il Pd e con Renzi (o con chi arriverà dopo di lui in caso di vere dimissioni, come ha promesso più volte) da posizioni di forza. Una strategia per orchestrata e che cozza in pieno con la guerra di Salvini e Meloni al premier e al governo. Ma non tutta Forza Italia condivide questa linea non troppo belligerante nei confronti dell'esecutivo. Non a caso Daniela Santanchè sarà con Matteo Salvini e Giorgia Meloni (o Ignazio La Russa nel caso in cui la leader di Fdi fosse impegnata in sala parto) il prossimo 2 agosto alla festa della Lega Nord Romagna a Milano Mirattima. Appuntamento al quale questa domenica partecipa anche l'altro 'leghista' di Forza Italia Giovanni Toti.