Politica

Meloni al potere, il femminismo di sinistra ha perso. Maalox per Gruber & Co

Di Giuseppe Vatinno

Giorgia Meloni si è guadagnata sul campo la leadership. In Italia potrebbe avvenire qualcosa di antropologicamente clamoroso

Giorgia Meloni, la prima donna Premier d'Italia che ha raggiunto i vertici dello Stato per "merito"

E alla fine Giorgia Meloni ce l’ha fatta, è il primo Primo ministro donna della storia italiana. Infatti per uno di quei perfidi, rari e meravigliosi scherzi che il destino ama giocare la prima donna premier sarà di destra, ma non di destra liberale per intenderci, ma di destra vera, avendo iniziato la sua attività politica nel Movimento Sociale Italiano (MSI) ai tempi di Giorgio Almirante.

La cosa colpisce visto che dopo 77 anni di Repubblica, di Nilde Iotti, di Tina Anselmi, di Emma Bonino, di Rosy Bindi e compagnia cantando ci si aspettava un premier donna di sinistra ed invece che ti combina quell’impertinente giocherellone del Fato? Si sveglia una mattina, scende a Gran Burrone, parla con gli Elfi e gli Hobbit, ti prende una Éowyn bionda e la fa Regina.

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Già immaginiamo i profondissimi rodimenti interiori e non che le femministe nostrane, tutte iscritte alla congrega dell'Osteria Rossa, cercheranno di nascondere, ma non è certo cosa facile. Intanto cominciamo dalle politiche. La capessa di ultimo conio si chiama – come noto - Laura Boldrini, una che ha devastato il lessico e la sintassi pur di condurre una stucchevole ed inutilissima parolomachia. Ha storpiato orribilmente l’italiano, con innovazione come "presidentessa", "ingegnera" e similari al solo scopo di provocare e fare carriera politica su meriti che non ha mai posseduto.

I finti maschi alfa del partito, si sono messi paura, e l’hanno assecondata. Il femminismo italiano, infatti, tranne qualche rarissima eccezione, ha sempre amato correre sull'oliata rotaia della ricerca della strada più breve per raggiungere il potere, la strada più comoda, la geodetica più conveniente non avendo come giusta stella polare il merito ma bensì appunto solo il privilegio. Questa sorta di riserva naturale a cui ci si iscrive con la sola richiesta di avere un lezioso fiocchetto rosa tra i capelli ha prodotto i noti disastri di demerito ed incompetenza che hanno scorticato l'Italia.