Politica
Meloni in Senato: "Piano di difesa Ue roboante rispetto alla realtà. E la Manovra correttiva non è nei nostri radar" - VIDEO
Comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo

IL VIDEO DELL'INTERVENTO DELLA PREMIER MELONI IN SENATO
Approvata la risoluzione di maggioranza sul Consiglio Ue
Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e 4 astensioni l'Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sugli impegni del governo al Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Sottoscritto da tutti i gruppi di centrodestra, il documento è stato votato dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in Aula. Di conseguenza le altre 5 risoluzioni, proposte da altrettante forze di opposizione, decadono. La risoluzione si articola in 12 impegni, non cita il piano di riarmo varato dalla Commissione europea e ribadisce, fra l'altro, il sostegno all'Ucraina "per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace", l'impegno del governo a "una politica di difesa che rinforzi le capacità operative degli Stati nazionali europei nel quadro dell'alleanza Nato" e rimarca la necessità di opporsi a eventuali proposte di tasse aggiuntive nel negoziato sul prossimo bilancio della Ue.
Meloni: "Piano difesa Ue annuncio roboante rispetto a realtà"
"Senatore Borghi, sono d'accordo con lei, non funziona la narrazione di dire non ci sono soldi per fare nulla, e poi ci sono all'improvviso 800 miliardi per la difesa. I soldi non ci sono neanche qui, perché non stiamo parlando di nuove risorse dell'Ue, o di soldi tolti ad altri bilanci: parliamo di una ipotetica possibilità che gli Stati possano fare maggiore deficit. È un annuncio molto roboante rispetto alla realtà e alla natura di quanto viene proposto, e bisogna segnalarlo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in Aula al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, rispondendo a Claudio Borghi, della Lega.
Meloni: "La Manovra correttiva non è nei nostri radar"
"Una manovra correttiva non è nei radar del governo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle repliche dopo le sue comunicazioni in Aula al Senato rispondendo a una domanda del senatore Matteo Renzi.
Meloni: "Unione mercati dei capitali passo improcrastinabile"
"Un ulteriore punto di cui ci occuperemo al Consiglio Europeo sarà il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali, un passo decisivo e allo stesso tempo una necessità improcrastinabile per dotare l'Europa di un'infrastruttura finanziaria capace di stimolare quegli investimenti privati di cui non possiamo più fare a meno se vogliamo sostenere la competitività". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni in Senato. "Non possiamo più fingere - ha aggiunto - di non vedere come ogni anno oltre 300 miliardi di euro di liquidità europea finiscano in investimenti extra UE. Sono investimenti che abbiamo la possibilità, e il dovere, di intercettare.
Meloni: "Rearm Europe nome fuorviante"
"Ritengo che ReArm europe sia un nome fuorviante per i cittadini perché siamo chiamati a rafforzare le nostre capacità difensive ma oggi questo non significa acquistare banalmente armamenti" ma innanzitutto "semmai produrli" e ancora "rispetto al semplice potenziamento degli arsenali" anche "operatività, servizi essenziali, infrastrutture energetiche, catene di approvvigionamento: tutte cose che non si fanno semplicemente con le armi. Senza questo approccio non c'è difesa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in Aula al Senato.
Meloni ha aggiunto: "Quando abbiamo proposto di rinominare il piano utilizzando le parole 'Defend Europe', non abbiamo posto una semplice questione semantica o nominalistica, ma abbiamo proposto una questione di sostanza. Di merito. Noi riteniamo che debba essere chiaro che con le risorse a disposizione si possono finanziare anche tutte le cose che ho elencato. Materie che non dovrebbero essere una preoccupazione solamente per la sottoscritta, ma almeno per tutti coloro che sono seduti in quest'aula".
Meloni: "Per Difesa nemmeno un euro dai fondi di coesione"
Nel conflitto tra Russia e Ucraina "è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump". Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Rimane la possibilità per gli stati membri di utilizzare volontariamente una quota dei fondi di coesione e approfitto per annunciare che l'Italia non intende distogliere un solo euro dalle risorse della coesione. Spero che almeno su questo possiamo trovarci tutti d'accordo - ha aggiunto Meloni -. Dopodiché il Piano arriva a 800 miliardi di euro con due voci. La prima, 150 miliardi, dovrebbe corrispondere a prestiti che gli Stati membri possono attivare, se reputano opportuno farlo, garantiti dall'Unione europea. Si tratta cioè di eventuali prestiti su base volontaria, ma su questa misura ci riserviamo di dire di più quando avremo tutti i dettagli".
"La seconda voce, che vale 650 miliardi di euro, è sostanzialmente teorica. Nel senso che - ha sottolineato la presidente del Consiglio - è la stima di quanto potrebbe cubare un ulteriore indebitamento nazionale se ciascuno Stato membro decidesse di ricorrere a deficit aggiuntivo per massimo l'1,5%, al di fuori del vincolo della clausola di salvaguardia del patto di stabilità e crescita. In sostanza, non si tratta di spendere 800 miliardi di risorse attualmente esistenti nei bilanci degli Stati membri, magari tagliando servizi ai cittadini per poter reperire risorse o smettendo di investire sugli altri capitoli. Si tratta invece della possibilità di ricorrere a deficit aggiuntivo, rispetto a quanto normalmente previsto dal patto di stabilità".
Meloni: "Truppe italiane a Kiev non è all'ordine del giorno"
Nel conflitto tra Russia e Ucraina "è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump". Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Meloni: "Non c'è sicurezza staccando Ue dagli Usa"
Nel conflitto tra Russia e Ucraina "è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump". Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Ucraina, Meloni: "Sosteniamo gli sforzi di pace di Trump"
Nel conflitto tra Russia e Ucraina "è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump". Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Meloni: "Determinati al fianco di Mattarella"
"Con la stessa determinazione voglio dire che siamo al fianco del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ogni qual volta che viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, dopo aver ribadito che il sostegno dell'Italia all'Ucraina è rimasto "immutato".
Meloni: "Ue deve essere efficace su rimpatrio di migranti illegali"
"Abbiamo accolto con favore la proposta della Commissione europea sul regolamento per i rimpatri, lo riteniamo uno sviluppo molto significativo anche per armonizzare la prassi di dei diversi Stati membri e rendere più efficaci i rimpatri fondamentale che Ue diventi efficace in questo: se entri illegalmente in Europa non puoi rimanere illegalmente sul territorio dell'Europa, devi essere rimpatriato". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: "Governo dei migranti al centro grazie al ruolo dell'Italia"
"In questo consiglio europeo" si affronterà anche il "governo dei flussi migratori" come indicato nella "ormai consueta lettera della presidente Ursula von der Leyen sulla politica migratoria comune: se oggi" questi appuntamenti "sono diventati consuetudine, se ci si pone come priorità" la stipula "di parternariati paritari, la difesa dei confini esterni, il rafforzamento della politica sui rimpatri e" la ricerca di "soluzioni alternative si deve al ruolo decisivo dell'Italia". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: "Dazi punto da tenere in grande considerazione per l'Italia"
"Non è formalmente all'ordine del Consiglio europeo il tema dei dazi e dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, ma ovviamente è punto da tenere in grande considerazione, soprattutto per una Nazione esportatrice e da molti anni in surplus commerciale come l'Italia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
"Al momento - ha aggiunto -, l'Amministrazione Trump ha deciso di riattivare, lo scorso 12 marzo, i dazi sulle importazioni dall'Unione europea di acciaio, alluminio e determinati prodotti derivati. Dazi che erano stati attivati nel 2018, e poi sospesi nel 2021. Gli Stati Uniti hanno, inoltre, annunciato la possibilità di attivare il prossimo aprile ulteriori dazi su altri comparti, di cui ancora non sono noti i dettagli. La Commissione europea ha risposto all'entrata in vigore delle misure statunitensi annunciando delle contromisure di riequilibrio, alcune delle quali scatteranno il primo aprile, mentre altre sono attualmente allo studio e dovrebbero entrare in vigore successivamente. Il quadro è pertanto complesso e in costante evoluzione, tenuto conto che gli Stati Uniti hanno attivato misure simili anche nei confronti di altre nazioni".
Meloni: "Con la rappresaglia sui dazi perdono tutti"
"Sono convinta che si debba continuare a lavorare con concretezza e pragmatismo, per trovare un possibile terreno di intesa e scongiurare una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno, né Stati Uniti né Europa. Credo non sia saggio cadere nella tentazione delle rappresaglie, che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.