Politica

Europee, Meloni: "Fiamma tricolore? In continuità con Msi e An"

di Redazione

La premier: "In Europa maggioranza compatibile e non ne farò parte"

Ue, Meloni: "Maggioranza compatibile o io non ne faro' parte"

"FdI si mette a destra in Europa. In coalizione non posso stare con la sinistra, ne' in Italia ne' in Europa". E con i popolari? "Si', con tutto quello che e' centrodestra si trovano le sinergie. Con tutto cio' che e' compatibile. Se io e la sinistra proviamo a lavorare insieme dobbiamo sempre lavorare al compromesso perche' abbiamo una visione diversa e il compromesso si fa sempre al ribasso e questo e' avvenuto in Europa in questi 5 anni. O riesci a costruire una maggioranza compatibile e che puo' dare una visione all'Europa, di cui ha bisogno soprattutto nel caos in cui ci troviamo, oppure gli altri faranno la loro maggioranza e io difendero' gli interessi nazionali senza farne parte al Parlamento europeo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni a Skuola.net. Alla domanda se sia meglio stare all'opposizione nel caso di maggioranze 'arcobaleno', Meloni risponde: "Si'". 

Difesa: Meloni, non sono soldi buttati se vuoi essere libero

"La difesa comune e' particolarmente importante in questo momento per l'Unione europea. Il problema e' che se vuoi proteggere i tuoi cittadini devi essere in grado di difenderti. Se tu non sei in grado di difenderti anche la tua liberta' e' limitata. Il costo della difesa e' il costo della tua indipendenza, della tua capacita' di difendere gli interessi nazionali. Non vi fate fregare da quelli che dicono che sono soldi buttati, non sono soldi buttati se vuoi essere libero". 

GUARDA QUI L'INTERVISTA DI SKUOLA.NET A GIORGIA MELONI

FdI: Meloni, fiamma nel simbolo in continuità con Msi e An

"Il simbolo di Fratelli d'Italia per le Europee? È un simbolo su fondo blu, il blu in Europa normalmente identifica i partiti di destra, di centrodestra. Fratelli d'Italia chiaramente richiama il nostro inno nazionale, era un messaggio di forte appartenenza alla comunità nazionale. C'è Giorgia Meloni, perché dice che ci deve stare, e c'è la fiamma tricolore che è lo storico simbolo che accompagna i partiti della destra della storia repubblicana, prima il Msi e poi Alleanza Nazionale. Siccome noi andiamo in continuità con quella storia, l'abbiamo stilizzata e ripresa". 

Meloni, voto maturita' mio governo? 75 su 100, sempre migliorare

"Che voto di maturita' darei al mio governo? Darei 75 su 100, perche' si puo' sempre migliorare, anzi si deve sempre migliorare, non ci si deve mai accontentare, finche' non e' 100 devi lavorare di piu'. Abbiamo fatto un grande lavoro, l'ultimo a Caivano, un'emozione molto bella vedere quando la politica riesce a fare qualcosa che rimane, che e' fisico, che e' visibile, che e' un mattone, che rimane a disposizione della gente. Abbiamo fatto piu' cose di quella che riusciamo a comunicare, mentre ho visto molti politici che comunicavano piu' di quello che facevano".  

Meloni, da studentessa avevo media alta e condotta bassa

"A scuola avevo la media alta con una condotta bassa. Ho preso la maturita' linguistica con 60/60. Non ero una secchiona, non e' che studiassi tanto, pero' andavo bene. Ero la classica che si chiudeva la notte prima dell'interrogazione, studiava mezzo programma e si presentava preparata. La condotta era bassa, di solito era 7 al primo quadrimestre, poi 8 al secondo, alla fine me la cavavo". 

Meloni, Zuppi? Vaticano non e' una Repubblica parlamentare

"Non so cosa esattamente preoccupi la Conferenza episcopale italiana, visto che la riforma del premierato non interviene nei rapporti tra Stato e Chiesa. Ma mi consenta anche di dire, con tutto il rispetto, che non mi sembra che lo Stato Vaticano sia una Repubblica parlamentare, quindi nessuno ha mai detto che si preoccupava per questo e quindi facciamo che nessuno si preoccupa". Aveva risposto cosi', ieri sera, a Paolo Del Debbio che a Dritto e Rovescio su Rete 4 ha ricordato alla premier le parole di Matteo Zuppi, presidente della Cei, sulla riforma del premierato.

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Meloni, dimissioni Toti? Decide lui, sa verita' su vicenda

 Toti dovrebbe dimettersi? "Non ho gli elementi per dire se deve dimettersi o no perche' non ho avuto la possibilita' di studiare le carte e poi perche' non posso parlare con Giovanni Toti. Penso che questa sia una decisione che sta in capo a Giovanni che ha dimostrato sempre di amare la regione che governa e la sua gente, sa quello che e' meglio per la sua Regione e che conosce la verita' su questa vicenda". 

Meloni, Toti? Misure guarda caso in campagna elettorale...

"Mi piacerebbe in futuro, non solo per Giovanni Toti ma per qualsiasi italiano, che tra quando viene formulata una richiesta di misure cautelari e quando viene eseguita, non passassero mesi per poi magari eseguirla guarda caso in campagna elettorale. Perche' se c'e' il rischio di reiterazione del reato, come e' stato detto, va fermato subito, non va fermato dopo mesi, magari in campagna elettorale. Ecco, quando avremo un sistema cosi' forse le cose funzioneranno meglio". 

Meloni, mi aspetto che magistratura si occupi di imam Torino

Il sermone di un imam all'universita' di Torino "penso che sia il risultato di una cultura che ho combattuto e che combatto, per la quale la laicita' dello Stato intanto si deve applicare solamente contro la religione cattolica: perche' noi dobbiamo togliere i crocifissi dalle aule delle nostre scuole, ma sia chiaro che se arriva un imam e si mette a inneggiare la Jihad dentro un'universita', quello va bene. Non e' e non sara' mai il mio modello e mi auguro ancora di avere uno Stato italiano che fa rispettare le regole, perche' a casa nostra la propaganda jihadista non si puo' fare e, quindi, mi aspetto che ci sia qualche magistrato che si occupi di questa persona".