Politica

Energia, Meloni: "Algeria partner strategico”. Ecco le 5 intese siglate

Con lei l'ad di Eni, Claudio Descalzi. Il viaggio rientra nella cornice del cosiddetto "Piano Mattei" annunciato dalla premier per il continente

Meloni in missione ad Algeri, l'energia è il primo dossier sul tavolo

Industria, innovazione, start-up e microimprese. Ma soprattutto energia. A distanza di sei mesi dalla visita di Mario Draghi ad aprile scorso, la premier Giorgia Meloni è volata ad Algeri per la sua prima missione ufficiale nel paese nord africano. Meloni ha avuto una serie di colloqui istituzionali con il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, che aveva già incontrato a margine dei lavori della Cop27 in Egitto immediatamente dopo il suo insediamento, e con il primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane. Ma non solo. Spazio anche a incontri con imprenditori italiani che operano nel Paese.

La partita del gas

"Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide, antiche e strategiche e attraversano una fase particolarmente positiva. L'Italia è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi", ha subito evidenziato Palazzo Chigi prima della visita. 

Proprio a luglio del 2022, l'ex premier Draghi assieme a una folta delegazione di ministri, arrivò ad Algeri per siglare una serie di accordi e annunciando che "l'Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese", fornendo all'Italia 4 miliardi di metri cubi di gas e "anticipando forniture ancora più cospicue nei prossimi anni". Ad aprile Algeri aveva assicurato all'Italia una fornitura di 9 miliardi di metri cubi aggiuntivi fino al 2024, di cui 3 miliardi già per questo inverno.

A ridosso della visita di Draghi, i vertici di Sonatrach, la società di Stato algerina che opera nel campo dell'energia, avevano anticipato l'invio di altri 4 miliardi di metri cubi aggiuntivi. Ad aprile invece, era stato firmato un memorandum d'intesa nel settore dell'energia ed un contratto tra Sonatrach ed Eni per l'aumento delle esportazioni di gas algerino verso l'Italia. 

Meloni in Algeria,  il mix energetico per staccarsi da Mosca 

E se da una parte la visita di Meloni in Algeria era fortemente attesa, dall'altra ha  prodotto parte dei risultati sperati, raccogliendo i "semi" del precedente governo (sul fronte energetico). Per staccarsi dalla completa dipendenza da Mosca, secondo la premier, non bisogna solo concentrarsi sul gas, bensì su un "mix energetico" di fonti. La premier in visita ufficiale in Algeria ha infatti parlato del progetto "che ci diamo come orizzonte di legislatura" di fare dell’Italia "una sorta di hub di distribuzione dell’energia".

Il paese nordafricano, ha detto la premier, "è il nostro principale fornitore di gas. Sono state firmate due intese da Eni e la sua omologa algerina, un’intesa per ridurre le emissioni di gas serra, quindi per uno sviluppo sostenibile, e l’altra è per giungere ad un incremento delle esportazioni di gas dall’Algeria all’Italia e all’Ue, la realizzazione di un nuovo gasdotto per l’idrogeno, la possibilità di fare gas liquefatto, insomma un meccanismo di mix energetico che individuiamo come possibile soluzione alla crisi in atto". 

L’Algeria è infatti cruciale nella strategia di approvvigionamento e diversificazione energetica per l’Italia. "Abbiamo bisogno in questo momento storico di affrontare una situazione difficile e quello con l’Algeria è uno straordinario ponte con l’Italia, anche e soprattutto sui temi energetici", ha sottolineato Meloni nel corso della conferenza stampa con il presidente algerino Tebboune ad Algeri. 

Sulla stessa scia anche l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, che in occasione dell'incontro ufficiale con Meloni ha ricordato: "L'Algeria è un partner strategico che sta aiutando l'Italia: gli investimenti danno centralità al Nord Africa, sviluppo, occupazione, tecnologie e quindi distendono una situazione che porta all'immigrazione".

"Solo due anni fa l'Algeria fa dava all'Italia circa 21 miliardi di mc di gas, ora 25 miliardi, arriveremo a piu' di 28 miliardi l'anno prossimo e poi nel 2024/25 ancora di piu'", ha aggiunto Descalzi. Il manager non crede però a una eccessiva dipendenza dell'Italia dall'Algeria dal punto di vista energetico. "Bisogna diversificare, non c'e' solo l'Algeria. C'e' la Libia, l'Egitto, l'Angola, il Mozambico, gli Stati Uniti. Siamo passati da due grossi fornitori, Russia e Norvegia. La Norvegia rimane, alla Russia se ne aggiungono molti altri", ha rimarcato. 

Guarda il video della conferenza stampa della premier 

Italia-Algeria, le cinque intese siglate in Africa 

In occasione della missione in Africa, tra Italia e Algeria sono state firmate cinque intese strategiche. In primis, è stato siglato un Memorandum d'Intesa Eni-Sonatrach sulla collaborazione tecnologica nella riduzione del gas flaring (combustione del gas), la valorizzazione e altre tecnologie per la riduzione delle emissioni. Lo scopo del Memorandum è quello di individuare congiuntamente le possibili attività volte a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra in Algeria, e le migliori tecnologie da utilizzare per giungere a tale riduzione, mediante uno studio condiviso avente ad oggetto la riduzione del gas faring, nonchè del venting delle attività operative. L'Intesa prevede inoltre progetti congiunti sulla riduzione delle emissioni di CO2 nelle strutture produttive di idrocarburi in Algeria. Il memorandum e' stato firmato per la parte italiana dall'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e per la parte algerina il PDG di Sonatrach Toufik Hakkar.

Siglato anche un memorandum d'Intesa Eni-Sonatrach per la valorizzazione della rete di interconnessione energetica tra Italia e Algeria per una transizione energetica sos tenibile. Il fine del Memorandum è quello di giungere all'individuazione delle migliori opportunità per incrementare le esportazioni di energia dall'Algeria verso l'Italia, attraverso lo studio congiunto sull'incremento della capacità di trasporto del gas esistente, la realizzazione di un nuovo gasdotto anche per il trasporto di idrogeno, la posa di un cavo elettrico sottomarino e l'aumento della capacita' di produrre gas liquefatto.

Inoltre, è stato firmato un memorandum di collaborazione tra la Confindustria e il Consiglio del Rinnovamento economico algerino (CREA). Lo scopo del Memorandum di Collaborazione fra Confindustria e CREA è quello di rafforzare la rete delle imprese italiane in Algeria e delle imprese algerine in Italia. Le due parti si impegnano a definire un piano d'azione coordinato per prevedere iniziative e attività congiunte di promozione internazionale, internazionalizzazione e business matching, da svolgere in formato digitale o in presenza, in Italia e in Algeria, rafforzando così le relazioni economiche tra i due Paesi. Hanno firmato per la parte italiana il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e per la parte algerina il presidente di CREA Kamel Moula.

Ma non solo. E' stato siglato anche un memorandum d'Intesa tra l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) della Repubblica Italiana e l'Agenzia Spaziale Algerina (ASAL). Il Memorandum d'Intesa viene concluso nel quadro del Trattato sui principi che governano le attività degli Stati in materia di esplorazione ed utilizzazione dello spazio extra-atmosferico compresa la Luna e gli altri corpi celesti.

Le aree di cooperazione includono: le scienze dello spazio e l'esplorazione spaziale; la tecnologia applicata allo spazio; l'osservazione della Terra e la formazione. La cooperazione troverà attuazione attraverso lo scambio di conoscenza nella materia, l'organizzazione di seminari e workshop, lo sviluppo di progetti di interesse reciproco e l'organizzazione di attività di formazione.

Firmano per la parte italiana il presidente dell'ASI Giorgio Saccoccia e per la parte algerina il direttore generale dell'ASAL Azzedine Oussedik. Meloni e il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune, al termine dei colloqui allargati hanno celebrato il ventesimo anniversario della firma del Trattato di Amicizia, Cooperazione e Buon Vicinato e tra Italia e Algeria (27 gennaio 2003) e hanno sottolineato "l'eccellenza delle relazioni tra i due Paesi, nonchè la comune volontà di rafforzarle ulteriormente, nel campo politico, economico e culturale".

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