Politica

Meloni insidiata dal "suo" Cdx. Così Alemanno vuole soffiarle gli elettori

Di Giuseppe Vatinno

Il nuovo partito sovranista dell'ex sindaco di Roma smuove gli equilibri del Centrodestra

Sulla strage di Bologna non è piaciuta l’attribuzione alla “matrice neofascista”, come ha detto il Presidente del Senato La Russa, seguendo peraltro quanto affermato dal Capo dello Stato Mattarella. Ma il bersaglio grosso è Giorgia Meloni che non solo si deve guardare dai nemici ma anche - come spesso avviene - dagli amici. Ed ecco che l’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno si rifà sotto con un suo movimento sovranista, antieuropeista e antiamericano, cioè l’essenza storica del Movimento Sociale Italiano.

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Alemanno porta il suo attacco direttamente alla Meloni ma anche alla Lega. Tutti e tre infatti insistono sullo stesso elettorato. E le misure governative non hanno tardato a manifestarsi. Per la prima volta nella storia della Repubblica è stato portato dal governo un attacco clamoroso alle banche, sotto forma di tassazione degli extra – profitti. Si tratta di una misura populista non per niente approvata con entusiasmo dai Cinque Stelle e dalla base di destra.