Politica
Meloni insidiata dal "suo" Cdx. Così Alemanno vuole soffiarle gli elettori
Il nuovo partito sovranista dell'ex sindaco di Roma smuove gli equilibri del Centrodestra
Sulla strage di Bologna non è piaciuta l’attribuzione alla “matrice neofascista”, come ha detto il Presidente del Senato La Russa, seguendo peraltro quanto affermato dal Capo dello Stato Mattarella. Ma il bersaglio grosso è Giorgia Meloni che non solo si deve guardare dai nemici ma anche - come spesso avviene - dagli amici. Ed ecco che l’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno si rifà sotto con un suo movimento sovranista, antieuropeista e antiamericano, cioè l’essenza storica del Movimento Sociale Italiano.
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Alemanno porta il suo attacco direttamente alla Meloni ma anche alla Lega. Tutti e tre infatti insistono sullo stesso elettorato. E le misure governative non hanno tardato a manifestarsi. Per la prima volta nella storia della Repubblica è stato portato dal governo un attacco clamoroso alle banche, sotto forma di tassazione degli extra – profitti. Si tratta di una misura populista non per niente approvata con entusiasmo dai Cinque Stelle e dalla base di destra.