Politica
Meloni taglia i senatori a vita. La premier vuole abrogare le nomine del Colle
Nel pacchetto di riforme istituzionali spunta anche questa norma. Seggio solo agli ex presidenti della Repubblica
Riforme costituzionali, Meloni e la norma per indebolire il Quirinale sui senatori a vita
Giorgia Meloni non sta lavorando solo agli ultimi dettagli della manovra che oggi dovrebbe essere varata nella sua forma definitiva, ma la premier sta anche accelerando sulle riforme costituzionali. Il governo - si legge su Il Messaggero - é determinato ad abrogare quell'unicum tutto italiano che sono i senatori a vita. Nel pacchetto di riforme che saranno discusse oggi a Palazzo Chigi durante il vertice di maggioranza convocato da Giorgia Meloni per finire poi nel successivo cdm, non c’è infatti solo la formulazione del tanto discusso premierato elaborata dalla ministra Elisabetta Casellati dopo i ripetuti confronti con i partiti ma anche una norma che fa decadere l’istituto della nomina dei senatori a vita previsto dall’articolo 59 della Costituzione.
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Se la riforma dovesse arrivare a compimento - cosa che più e più volte non è accaduta - non sarebbe cioè più consentito al Presidente della Repubblica - prosegue Il Messaggero - di indicare per il Senato donne e uomini che si sono distinti per aver "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". Verrebbe invece preservato l’automatismo che prevede un seggio da senatore a vita per gli ex presidenti della Repubblica che hanno terminato il proprio mandato. Per cui spetterebbe in ogni caso un seggio a Mattarella che, per ora, non si è espresso in alcun modo sulla riforma impostata dal governo. Del resto l’iter è ancora lunghissimo, e già in passato riforme più articolate sono finite in un nulla di fatto.