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Politica
Meloni: "Toti ha governato molto bene. Giustizia, riforma a giorni in Cdm"
Giorgia Meloni

"Su TeleMeloni la Meloni è drammaticamente ultima, non accetto queste accuse"


"Toti ha detto che avrebbe letto le carte e avrebbe dato le risposte. Aspettare quelle risposte e valutare penso sia il minimo indispensabile per un uomo che ha governato molto bene quella Regione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni arrivando a Milano, per l'intervista a Il Giorno de La Verità. E' la prima volta che la premier si esprime sulla bufera in regione Liguria e sugli arresti domiciliari del presidente Toti.

LE PAROLE DI GIORGIA MELONI. VIDEO

 

"Non ho avuto tempo e possibilità di approfondire più di tanto" ha detto anche dal palco, aggiungendo che aspettare le risposte di Toti sia "il minimo sindacale di rispetto. E non ho altro da aggiungere".

"La riforma della giustizia serve a questa nazione, non perché ci smontano il decreto Cutro ma perché tutti siamo d'accordo che la giustizia non funziona in Italia: bisogna avere il coraggio di intervenire come su tutte questioni che rallentano investimenti e sviluppo. Penso che nei prossimi giorni arriverà in Consiglio dei ministri anche la riforma della giustizia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Giorno della Verità, a Milano.

"Il confronto mi piace, penso sia il sale della democrazia, in particolare in campagna elettorale. Mi fa molto sorridere il dibattito che sta generando l'aver dato disponibilità al confronto: denunce, lamentele... Penso sia normale, particolarmente in una campagna elettorale come quella in cui siamo, in rapporto all'Unione europea, per raccontare agli italiani che ci sono due modelli: la proposta socialista e conservatori. Mettere a confronto ricette e visioni è un modo di aiutare cittadini nella scelta, è la cosa più naturale del mondo".

"Su TeleMeloni la Meloni è drammaticamente ultima, non accetto queste accuse: nervosismo non c'è perché c'è TeleMeloni ma perché non c'è più TelePd". Lo ha detto la premier.

"Non ho mai pensato a fare un rimpasto di governo". Assicura la premier. "Vorrei arrivare a cinque anni con il governo che ho nominato, non è mai successo nella storia", aggiunge.

"Vorrei spuntare una delle più importanti" come "sull'economia, non indebolita come accaduto l'ultima volta, piena, o la competitività, il mercato interno la coesione, ce ne sono diverse e significative, credo anche la delega al green deal, possiamo dire che qualcosa che non ha funzionato". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni . Sul green bisogna "correggere il tiro" o il "Timmermans… come di fatto già si sta correggendo", ha scherzato, spiegando che l'Italia punta a una delega "che ci aiuta a difendere meglio gli interessi italiani, anche se si sa che i commissari non lavorano per la loro nazione".

"Io sono stata messa alla berlina per aver chiesto evidenze scientifiche" ad alcune proposte come la vaccinazione di massa dei bambini piccoli, "non vaccinai mia figlia. La scienza non e' una religione. Deve dare risposte". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento all'evento "Il giorno de La Verita'", a Milano, parlando del periodo Covid. "La commissione d'inchiesta la considero una cosa buona e utile. Spero che possa fare il suo lavoro" per fare chiarezza, "ci sono molte resistenze. Non e' ancora nata perche' alcuni partiti dell'opposizione si rifiutano di nominare i componenti per non farla partire. Confido che partira'" per chiarire "che cosa non ha funzionato".

Le parole di De Luca su don Patriciello sono "vergognose" e "deridere una persona sotto scorta, per le minacce della criminalita' organizzata, e' un segnale spaventoso ma anche una mancanza di rispetto verso tutti i funzionari dello Stato, la Polizia, i privati che a Caivano lavorano per dare risposte che anche il presidente De Luca non ha voluto o saputo dare, forse perche' troppo preso dalle sue dirette Facebook". Giorgia Meloni torna cosi' a prendere campo a favore del sacerdote al centro delle polemiche negli scorsi giorni. "Penso che De Luca alzi sempre piu' l'asticella delle sue dichiarazioni a effetto per coprire le sue manchevolezze", incalza il presidente del Consiglio. "Se avesse fatto qualche diretta in meno e lavorato di piu' ci sarebbe stata una risposta migliore sul territorio", ha aggiunto sempre nel corso dell'intervista pubblica a Milano per 'Il giorno de la Verita''.

Il premierato è "una riforma necessaria, la madre di tutte le riforme. Spero che si possano costruire delle convergenze se si vuole stare nel merito e se si è in buona fede, ma se non arrivano convergenze la considero comunque necessaria e dunque devo chiedere l'opinione dei cittadini". Se ci sarà non sarà "un referendum su di me, diciamo che non mi riguarda perchè entrebbe in vigore nella prossima legislatura, c'è molto tempo, a Roma si dice 'beato chi c'ha un occhio'. E poi viene sempre tirato per la giacchetta il presidente della Repubblica ma quando entrerà in vigore nel 2028 saremo anche verso la fine del secondo mandato del Presidente della Repubblica e dunque non riguarda il presente ma il futuro". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata a Milano a "Il giorno della Verità" dal direttore Maurizio Belpietro. "Si sta cercando di personalizzare lo scontro sul referendum sperando in un revival di Renzi". Le mie dimissioni in caso di sconfitta? "Le mie dimissioni sono attese ogni giorno per le ragioni più bizzarre, lo spread è salito 3 punti e avevano già la lista dei ministri del governo tecnico...". 

Nel governo ci sarà stabilità anche dopo le Europee? "Il problema semmai si pone più prima delle elezioni, perché è una campagna elettorale a preferenze ed è normale e ragionevole che ciascun partito voglia segnalare le sue specificità: è sicuramente una campagna divisiva anche se non non mi preoccupa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite del Giorno della Verità, a Milano, rispondendo a una domanda di Maurizio Belpietro. "Non ho motivo credere che dopo la campagna elettorale ci possano essere fibrillazioni - ha proseguito la leader di FdI -, credo si possano superare brillantemente queste elezioni, e spero che possano crescere tutti i partiti di maggioranza. Questo ci aiuterebbe molto a continuare a fare il nostro lavoro sapendo che abbiamo un mandato chiaro da parte dei cittadini, che fa sempre la differenza". "Quelle poche volte che leggo i quotidiani, ci sono ricostruzioni per cui ogni giorno ci insultiamo, ci stracciamo le vesti, ogni tanto frusto qualche ministro... - ha sorriso la presidente del Consiglio -. Ci scherziamo su. La realtà molto diversa, la compattezza di una maggioranza si lega alla velocità con cui riesce a lavorare. E noi un un anno e mezzo abbiamo fatto tantissimi provvedimenti, non si perde tempo, è abbastanza facile arrivare a sintesi. Poi le sfumature diverse dei partiti di centrodestra sono un valore aggiunto, non bisogna disperderle. Non sono preoccupata, né prima per la campagna elettorale, men che meno dopo".

"Faccio quello che considero giusto fare e quando gli italiani riterranno che sto sbagliando mi manderanno a casa, come accade in democrazia, vivaddio. Io comunque non sto qua a sopravvivere". Cosi' il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a "Il giorno della Verita'" dal direttore Maurizio Belpietro. Con la riforma "cambiera' tutto. Non mi preoccupo di quello che dicono i miei avversari, non c'era bisogno di fare la riforma per noi che abbiamo un governo stabile. Ma se io che ho il vantaggio della stabilita' non mi ponessi il problema di raddrizzare quello che non funziona per questa nazione, non mi troverei in pace con la mia coscienza", ha osservato.

Gli accordi con i Paesi del Nordafrica "sono necessari e' una delle grandi questioni portati al tavolo della Ue, rivendico moltissimo di aver cambiato l'approccio europeo alla materia migratoria", quando noi siamo arrivati l'unico dibattito europeo sul tema era la ridistribuzione. Se il dibattito e' dove e come ridistribuirli non supereremo mai il problema". Anche perche' non mi risulta sia stata redistribuita tutta questa gente a Paesi europeisti come Francia e Germania. Per superare l'immigrazione illegale l'unico modo e' cooperare con i Paesi coinvolti". Lo ha detto la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento all'evento "Il giorno de La Verita'", a Milano, sul tema immigrazione. "Il Piano Mattei per l'Africa risponde a questo concetto - ha continuato la Premier - noi continuiamo a fare il nostro lavoro, anche se alla sinistra non va bene niente: l'accordo con la Tunisia non va bene, quello con l'Egitto non va bene, se fai decreto curo te lo smontano i giudici. Malgrado cio' i risultati arrivano. A oggi gli immigrati irregolari sono diminuiti del 60 per cento". "Io confido che anche grazie al voto dei cittadini questo problema possa essere superato. Tra gli obiettivi del G7 c'e' l'alleanza contro i trafficanti degli esseri umani, bisogna attaccare le reti dei trafficanti e colpirli dove conta", ha concluso.

Ok dell'Aula all'odg sul trojan, l'uso va regolamentato

Via libera dell'Aula della Camera con 140 voti a favore e 89 contrari (Pd, M5s e Avs) all'odg del deputato di Azione Enrico Costa e sottoscritto anche da Maria Elena Boschi (Iv) e Pietro Pittalis (FI) che impegna il governo a mettere mano "nel primo provvedimento utile" a una "disciplina organica" per una precisa e più severa regolamentazione dell'uso del Trojan, il captatore informatico usato in molte inchieste giudiziarie come quella ligure. 






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